Monti: riforma apprezzabile ma incompleta
5 Settembre 2005 - 00:00Lex commissario Ue: «Manca il passaggio delle competenze Antitrust allAutorità»
da Cernobbio
Mario Monti lancia il suo «manifesto» politico-programmatico. Lex commissario europeo ha scelto la platea internazionale del Workshop Ambrosetti di Cernobbio per lanciare un vero e proprio programma di governo, anche se, precisa, «non farò politica».
Le prime parole della sua conferenza stampa sono state infatti molto nette: «Non mi ha mai sfiorato lidea di candidarmi per unelezione politica, né in passato, né in futuro». Ma le affermazioni rilasciate ieri a Cernobbio hanno un sapore decisamente politico. La riforma della Banca dItalia annunciata dal governo viene definita «apprezzabile», anche se «la sua tormentata elaborazione ha ridotto la credibilità dellItalia, così come hanno fatto i comportamenti della Banca centrale».
Per lex commissario europeo della Commissione, Prodi, alla riforma manca «il trasferimento della competenza Antitrust» da via Nazionale allautorità nazionale, che ha dimostrato di svolgere «un ottimo lavoro». E al suo ex «capo» Monti fa unapertura di credito: «Condivido pienamente le proposte di Romano Prodi per la riforma delle Autorities». La strizzatina docchi a sinistra non si ferma con il Professore, ma si spinge oltre, arrivando a definire «intellettualmente molto interessante» il confronto avuto proprio di fronte alla ricca platea di Cernobbio con il segretario di Rifondazione comunista, Fausto Bertinotti.
Per il governo e i suoi esponenti solo parole di accusa: «Alcuni osservatori definiscono al limite dell'impossibile il recupero del nostro sistema. Rispetto allEuropa ci sono differenze in negativo molto preoccupanti» e quasi tutte «riconducibili a cause interne».
Ma non per questo Monti vuole essere ricompreso tra «i pessimisti totali», e quindi porta la sua ricetta. Servono «riforme economiche e istituzionali verso una moderna economia di mercato, a partire dalla lotta contro i privilegi, soprattutto delle corporazioni: anche le libere professioni non possono sfuggire ai cambiamenti».
Monti è anche tornato sulla sua personale idea di Grande centro, unico soggetto secondo Monti in grado di fare le riforme economiche che servono: «Il bipolarismo va bene, ma in Italia, anche per le personalità politiche che sono emerse, l'aggregazione dei poli non ha guardato alle necessità dell'economia».