La statua di Vittorio Emanuele II, in piazza Duomo, ammantata di pubblicità. Spot anche sul generale Giuseppe Missori, nellomonima piazza, o sul Garibaldi a cavallo in piazza Cairoli. Non sarà un belvedere per i turisti, ma il sacrificio è necessario. Solo così il Comune potrà riportare dieci monumenti allantico splendore, e a costo zero. Grazie ad un accordo quadro siglato tra il Ministero dei Beni culturali e una società di settore (la Impredcost), e che riguarda tutte le regioni, una serie di statue saranno restaurate a spese del privato che, in cambio, avrà il permesso di rivestire i cantieri di teloni pubblicitari per tutta la durata dellintervento. Si comincia a ottobre, proprio dalla statua equestre di Vittorio Emanuele in piazza Duomo e da quella di Giuseppe Missori, danneggiata di recente da un vandalo che si era messo a cavalcioni della statua. Ma tra i dieci monumenti milanesi da recuperare ci saranno anche la Colonna di San Pietro a SantEustorgio e una lapide di commemorazione ai caduti di guerra chiesta, riferisce lassessore allArredo urbano, Maurizio Cadeo, «da una signora novantenne che vorrebbe rivedere i nomi cancellati dal tempo». In un anno sarà completato il restyling su tre-quattro monumenti, lintera operazione durerà dunque almeno tre anni.
Al Comune di Milano, che fa «la parte del leone» nel progetto, il Ministero ha destinato uno stanziamento di circa 900mila euro, che di fatto saranno interamente recuperati dallo «scambio»: lautorizzazione per il privato ad esporre pubblicità sui ponteggi. A curare il restauro, spiega lassessore Cadeo, che venerdì ha informato la giunta dellaccordo quadro, «saranno tra gli altri lOpificio delle Pietre dure di Firenze e lIstituto del restauro di Roma. Grazie a questa formula dunque potremo restaurare i monumenti, a costo zero, e con la garanzia che i lavori saranno eseguiti da grandi professionisti nel campo del restauro».
Laccordo quadro permette inoltre di accorciare i tempi, visto che non è necessaria una gara ma i lavori vengono affidati per via diretta dal Ministero al privato. Gli spot. assicura Cadeo, «dovranno rimanere per il tempo strettamente necessario ad eseguire il restauro, non oltre». La società oltretutto si è impegnata a realizzare degli oblò trasparenti sui ponteggi, in questo modo milanesi e turisti curiosi potranno osservare come avviene il restauro in tempo reale.
È già in cantiere una «fase B» dellaccordo. La Impredcost, dopo aver eseguito i lavori, si è offerta di mettere a disposizione una squadra di cosiddetti «angeli dei monumenti», pronti a sorvegliare che le statue appena tornate a risplendere non vengano immediatamente prese di mira da vandali e writers.
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