Cronaca locale

Monza, il calcio in rosa a caccia del bis tricolore

Il Fiamma: «Più forti grazie all’amicizia»

Metti venti ragazze con tantissima grinta e una grande passione. Aggiungi un gruppo di dirigenti con la voglia di vincere e di riscattare uno sport minore. Il risultato è la Fiammamonza, squadra di calcio femminile che milita nel campionato di serie A. Sulla maglia biancorossa è cucito lo scudetto - il primo della sua storia - conquistato lo scorso anno dopo un campionato strepitoso, concluso senza neanche una sconfitta. «Vincere il torneo è stata una bellissima soddisfazione, la realizzazione di un sogno - racconta il capitano Viviana Schiavi -. È valsa la pena fare tanti sacrifici». E di sacrifici queste ragazze (l'età media è 25 anni) ne fanno davvero molti.
Il campo di allenamento è alla periferia di Monza. D'inverno l'aria è gelida, il prato è ricoperto di ghiaccio o di neve. Le sedute sono tre alla settimana, dalle 8 alle 10 di sera. Perché, nonostante scudetto e imbattibilità, questa è una formazione di dilettanti. «Rispetto alle squadre maschili - spiega il tecnico Nazzarena Grilli - noi non possiamo allenarci tutti i giorni, perché le ragazze svolgono altre attività, oltre che giocare a calcio». Come Paola Balconi, laureanda in Scienze motorie e impiegata in due scuole elementari. «Quello che ci spinge a giocare è la passione - confida -. Io l'ho ereditata da mio fratello. Allenarci è una valvola di sfogo oltre che un divertimento. La squadra è la nostra seconda famiglia, siamo molto unite».
Essere dilettanti significa guadagnare poco, ma anche vivere lo sport in modo diverso. E arrivare alla partita del sabato pomeriggio senza troppe ansie. «Noi non siamo abituate a vivere sotto i riflettori - racconta Daniela Stracchi, centrocampista di 23 anni -. Non abbiamo gli stessi soldi dei nostri colleghi uomini, ma in compenso viviamo il calcio come un divertimento. Condividiamo tante esperienze e abbiamo un obiettivo comune». Facile immaginare quale sia: riconfermarsi campionesse d'Italia. E ripetere un piccolo miracolo: oltre mille spettatori nel vecchio stadio Sada. «Di solito vengono a guardarci solo i familiari - racconta Viviana Schiavi -. Ma lo scorso anno, in occasione dello scontro diretto contro il Bardolino, sono venuti a sostenerci anche gli ultras del Monza. È bello vedere nuovi tifosi».
Uno di loro non manca mai. È Camillo, l'unico tesserato della Fiammamonza. Nonostante l'età avanzata è sempre in prima fila. «Qualche anno fa, quando qui da noi giocava Milene Domingues, la moglie di Ronaldo, c’era curiosità - ricorda Mario Merati, dirigente accompagnatore-. Ora dobbiamo attirare pubblico con bel gioco e successi». E un pensiero va subito allo scudetto. «Una vittoria carica di emozioni - dice l'allenatrice - un successo bello e sofferto. Durante il campionato abbiamo affrontato tanti momenti difficili, come gli infortuni di alcune giocatrici importanti. Ma la soddisfazione più grande è stata guardare i volti delle ragazze a fine partita, erano felici».

«Il nostro - conclude Paola Balconi - è stato il successo di un gruppo di amiche».

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