A Monza il progetto di un San Gerardo bis

Un nuovo ospedale per Monza, dotato di impianti e macchinari di ultima generazione integrati dai reparti di degenza. E al conto ci penserà Regione Lombardia. La proposta è arrivata ieri mattina durante un incontro che si è tenuto al Pirellone tra Roberto Formigoni, il sindaco di Monza Marco Mariani e il presidente della Provincia di Monza e Brianza, Dario Allevi. Sul tavolo il futuro del San Gerardo, una delle aziende ospedaliere più importanti del territorio con 3.500 dipendenti, 60 unità operative e un bilancio annuale da 300 milioni di euro.
Inaugurato nel 1980, da tempo l’ospedale di via Donizetti è sotto la lente d’ingrandimento per la necessità di un corposo restyling oltre che per l’adeguamento alle nuove norme antisismiche. Nei mesi scorsi due erano state le soluzioni elaborate dai professionisti incaricati del Politecnico di Milano. La prima prevedeva la ristrutturazione complessiva del San Gerardo, soluzione sostenuta dallo stesso Formigoni, con un investimento di 170 milioni di euro, lavori al via entro la prossima primavera e conclusione nel 2015. La seconda, invece, contemplava la realizzazione di un paio di nuove strutture separate da edificare davanti all’attuale monoblocco. Quest’ultimo progetto aveva riscontrato il gradimento dei sindaci brianzoli, ma anche del personale medico. Ora il cambio di programma con l’edificazione di un vero e proprio San Gerardo bis. L’idea è stata accolta con entusiasmo sia dal sindaco Mariani sia dal presidente Allevi: «Siamo pronti a valutare con attenzione questo percorso – spiega quest’ultimo - considerando che già esiste e potrebbe oggi diventare utilissima, una grande area ancora libera nel retro dell’ospedale, poco distante anche dalla facoltà di medicina. Per questo dopo le necessarie verifiche, contiamo di invitare Formigoni a Monza per un primo sopralluogo». L’unica condizione posta dalla Regione, infatti, è che venga individuata un’area attigua al San Gerardo, compito che gli amministratori brianzoli si sono impegnati a verificare nelle prossime settimane.


Nel frattempo Regione, Comune e Provincia hanno dato vita ad un gruppo di lavoro tecnico con il compito nei prossimi tre mesi di analizzare nel dettaglio tutti i progetti presentati nel frattempo per la ristrutturazione dell’ospedale e di individuare la soluzione più adatta. All’incontro non ha potuto partecipare, a causa di un impegno improvviso, l’assessore regionale alla Sanità, Luciano Bresciani che tuttavia ha fatto sapere di condividere completamente gli esiti della riunione.

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