Moratti agli industriali: portiamo i Giochi a Milano

Giannino della Frattina

Portare l’Olimpiade a Milano. Un sogno che conquista anche Letizia Moratti, candidata sindaco del centrodestra reduce dal primo faccia a faccia televisivo con l’ex prefetto Bruno Ferrante. In molti ci hanno già pensato, qualcuno ci sta anche lavorando. Ma la concorrenza delle grandi capitali è spietata e, come se non bastasse, si è aggiunto anche il derby casalingo con Roma che scalpita.
Ieri mattina, nella sede di via Pantano, l’incontro della lady ministra con il presidente di Assolombarda e i componenti del consiglio direttivo. Piatto forte del menù la candidatura per una Milano a cinque cerchi. «È assolutamente necessario - spiega la Moratti al termine dell’incontro - il coinvolgimento di tutti. L’impegno del Comune non è sufficiente e per questo ho chiesto ad Assolombarda un forte coinvolgimento per riuscire a portare qui un evento così importante per lo sviluppo della città». Nel frattempo ci potrebbero essere una tappa intermedia e una certezza. «Ovviamente importante anche il tentativo di aggiudicarci l’Expo del 2012. Ma per oggi l’ottima notizia è che il ministro Claudio Scajola mi ha comunicato che a Milano avrà sede l’Agenzia per la diffusione delle tecnologie per l’innovazione. Diventerà operativa tra qualche mese, sarà una struttura dinamica e leggera al servizio del sistema economico, in grado di connettere ed esaltare tutti gli enti, pubblici e privati, già esistenti: dalle Università al Centro di Ispra, al Cnr, ai centri di ricerca, ai Poli tecnologici di Lodi e di Dalmine, promuovendo anche nuovi strumenti di finanza per la ricerca e per l’innovazione. L’Agenzia, inoltre, potrà mettere in rete non solo i ricercatori che lavorano in Italia, ma anche i ricercatori italiani all’estero».
Ma si è parlato anche di infrastrutture, della necessità di realizzare al più presto la Tangenziale Est Esterna in raccordo con i progetti viabilistici di Bre-Be-Mi e Pedemontana. Per quanto riguarda il tema del lavoro, della formazione e del rapporto tra Università e impresa, la Moratti ha rilanciato l’idea di un Osservatorio del lavoro per incrociare domanda e offerta e capire le necessità del mercato del lavoro milanese.
Ancora di sport parla la Moratti nel pomeriggio quando, al centro sportivo Saini in via Corelli, incontra i dirigenti del volontariato e delle società sportive al termine di un giro di ricognizione nella Zona 3. «Il Comune può e deve valorizzarle - spiega al bordo di un campo da tennis - anche con una loro partecipazione diretta alla gestione degli impianti. Un modo per ottimizzare le spese e garantire sempre maggiore funzionalità. La mia visione è avere come Comune, anche attraverso la società Milanosport, un ruolo di coordinamento, di indirizzo e di controllo. È necessario un sempre maggiore aiuto al volontariato perchè lo sport ha una irrinunciabile valenza sociale. Importante è anche l’integrazione con la scuola. Per questo sono d’accordo con tutte le richieste avanzate da Filippo Grassia, il presidente del Coni provinciale. Sono iniziative già contenute nei miei cento progetti per la città».
Sempre in zona 3 l’incontro con Ascobaires, l’associazione che raggruppa i commercianti di corso Buenos Aires. «La seconda via commerciale cittadina più importante - aggiunge - va valorizzata sempre di più. Anche intervenendo sull’arredo urbano. Un modo per dare sempre maggiore qualità a una via storica della città». E poi il teatro «No’hema».

«Un teatro sociale di grande valore che ricorda esperienze simili a Berlino o New York. Grandi lavori messi in scena lavorando con fasce disagiate. Come i detenuti del carcere di opera. Bellissimo, un’altra esperienza da valorizzare ancor di più».

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