Giannino della Frattina
Giorno di consultazioni. Un partito alla volta, ricevuto a Palazzo Marino dal neo sindaco stile presidente della Repubblica alla vigilia della nomina dei ministri. Stretta finale, dunque, per il sudoku diabolico che Donna Letizia, fresca di fascia tricolore, ha trovato sulla scrivania che fu di Gabriele Albertini. Una giunta da far quadrare incrociando nomi e caselle. «Professionalità e competenza» continua a chiedere la Moratti ai partiti come requisito fondamentale dei candidati a chi sembrano invece più alle prese con equilibri interni da rispettare e preferenze da pesare. Ieri il sindaco ha preteso che sul tavolo della fidatissima e storica segretaria insediatasi a Palazzo Marino tutti gli aspiranti depositassero dettagliatissimi curricula. Un particolare che ha risvegliato le speranze di qualcuno che non ritrovava il suo nome negli elenchi ufficiosi pubblicati in questi giorni dai giornali. In serata la coordinatrice regionale Mariastella Gelmini convoca una riunione fiume dei plenipotenziari di Fi. Che chiede dieci assessori, forse per ottenerne almeno otto. Quotati dai bookmaker Tiziana Maiolo, Alan Rizzi, Carlo Masseroli, Ombretta Colli, Bruno Simini, Giulio Gallera, Giovanni Terzi, Alberto Di Luca. In panchina Fabrizio De Pasquale, Milko Pennisi, Armando Vagliati, Andrea Mascaretti e Stefano Pillitteri. Uno squadrone che concederebbe tre posti ai fedelissimi della Moratti. In lizza la quotatissima Mariolina Moioli, Ada Grecchi, Stefano Zecchi ed Edoardo Croci. Detto che per la Lega i nomi sono quelli di Matteo Salvini e Massimiliano Orsatti e per lUdc Gianni Verga ed Emilio Santomauro, ad An resterebbero tre posti. «Siamo disposti a discutere e a trovare un accordo ragionevole su tutti gli argomenti, ma non ad azzerare il nostro peso politico dato dal consenso del suffragio elettorale», detta la linea Cristiana Muscardini. «Siamo pronti a qualsiasi modifica dellassetto precedente - le fa eco Ignazio La Russa -, purché il saldo finale sia molto simile a prima». Il che tradotto significa il vicesindaco più due assessori. Con deleghe di peso. Nessuno sconto, dunque, nonostante la flessione di consensi. E, a scanso di equivoci, la Muscardini ribadisce che verrà chiesta la riconferma di Riccardo De Corato, «leccezione che conferma la regola dellincompatibilità tra l'essere parlamentari e il rivestire altri incarichi di responsabilità». De Corato, infatti, per il suo coordinatore regionale, è «anche un candidato che ha fatto campagna elettorale, ha raccolto molto consenso e ha lesperienza del ruolo, avendo già fatto il vicesindaco per nove anni». Muscardini chiede «Lavori pubblici e Grandi eventi», lassessorato che fu di Bozzetti e che la Moratti ha smembrato. Su questo La Russa è pronto a battersi. Come sulla divisione Sanità e Ambiente.
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