Moratti: "Felice che ha segnato Ibra, ma a Barcellona non sarà primadonna"
2 Settembre 2009 - 10:10Questa volta Marcello Lippi non c’è cascato: Juve o Inter per lo scudetto? «Sentite, di queste cose non me ne frega niente». Massimo Moratti invece ne ha parlato senza fastidi: «Credo si stia concretizzando una squadra seria, in grado di lottare in serie A e in Champions - il suo giudizio sulla Juve -. È bellissima l’idea di avere un’altra squadra forte così da poter rendere il campionato ancora più interessante, nella speranza che l’Inter possa andare avanti con lo stesso equilibrio. Ma non so se sarà un duello Inter-Juve, al momento sembra così, poi vedremo». Fermato davanti agli uffici Saras, Moratti ha risposto a tutto. In Spagna Zlatan Ibrahimovic ha realizzato il primo gol con il Barcellona e il presidente gli ha mandato i suoi auguri: «Mi ha fatto davvero piacere che Zlatan abbia segnato perchè credo che a Barcellona ci sia un’impostazione un po’ diversa, lui deve collaborare molto con gli altri e sarà un po’ meno primadonna, ma deve essere divertente giocare con quell’attacco». Poi un flash back sul derby: «Una partita fatta bene per cui, oltre a dare morale, ha dato esempio di una squadra in grado di poter raggiungere risultati importanti. Ci sarà bisogno della fortuna, della continuità e dell'impegno, ma il potenziale c'è. Una buona cosa per affrontare il Barcellona». E sulla storia di aver detto che la squadra si sia trattenuta contro il Milan, ha precisato: «Credo che giustamente non hanno esagerato nel realizzare altri gol che molte volte possono anche avere delle controindicazioni. Mi è sembrata una squadra con un grande controllo della partita condotta bene anche dal punto di vista psicologico. Era prudente non esagerare e non c'era neanche quell'astio nei giocatori, che invece vedevo in campo molto corretti, da poter fare un'esibizione di aggressività. Partita stravinta e quindi non c'era proprio bisogno di entrare nei libri di storia con una partita con più gol.
E poi c’è tanta gente che dice cose che non si devono dire, credo lo possa fare anche un presidente».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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