Moratti-Ferrante: a Matrix per regolare i conti

L’ex ministro: «La pretesa di modificare la trasmissione indica quanto è democratica quella coalizione»

Matrix sì, Telelombardia no. Almeno per ora. Dopo un’altra frenetica giornata di campagna elettorale, la prima dell’ultima settimana, è questo il palinsesto dei confronti tivù tra i candidati sindaco. Domani, dunque, lo scontro davanti alle telecamere chiesto dall’ex direttore del Tg5 Enrico Mentana e a cui inizialmente Bruno Ferrante aveva opposto un secco rifiuto. E chissà se nella decisione non abbiano influito sondaggi non proprio favorevoli per il centrosinistra. Un antipasto all’altro confronto, quello di venerdì sera, tra gli aspiranti sindaco della Capitale Gianni Alemanno e Walter Veltroni.
Tornando a Milano «la Moratti ha sempre fuggito il confronto», aveva detto l’ex prefetto dopo che lo staff dell’avversaria aveva comunicato la disponibilità a partecipare alla trasmissione. «Ora non può pensare di dettare le regole e l’agenda anche della mia campagna elettorale». Ieri la retromarcia dopo ore di frenetiche trattative. «L’incontro a Matrix - le parole del candidato del centrosinistra nel pomeriggio - si sta concretizzando». Un incontro che dice di «auspicare da tempo», ma a cui pone «alcune condizioni». Innanzitutto la registrazione a Cologno domani pomeriggio per non stravolgere gli appuntamenti della campagna elettorale. E poi niente giornalisti, ma domande del solo Mentana, niente pubblico in platea e «staff fuori dallo studio». Che, detto davanti a qualcuno di loro, non è proprio il massimo per motivare la squadra. Ma tant’è.
Dal quartier generale della Moratti parte subito stizzito il comunicato. «È una vergogna - si legge -, la pretesa di Bruno Ferrante di modificare il palinsesto di Matrix a proprio uso e consumo. Dopo aver tanto invocato il confronto televisivo, ora il “democratico” Bruno Ferrante pretende di dettare modi e forme del confronto proposto da Enrico Mentana. Letizia Moratti nell’accettare l’invito non ha imposto condizioni, rispettando e riconoscendo la libertà di esercitare la professione giornalistica e la conduzione di un programma secondo il format originale deciso dalla redazione e dal conduttore. È il rispetto per Enrico Mentana e la redazione di Matrix la condizione necessaria per un confronto sereno e costruttivo sui programmi per Milano: non ci sono altre clausole o requisiti da soddisfare per presentarsi ai milanesi e agli italiani».
Tra le polemiche, ma comunque il confronto si farà. Molto più improbabile, invece, il bis giovedì sera a Telelombardia. Il tentativo era stato fatto in mattinata da David Parenzo, conduttore di Prima serata e dal direttore della news Raffaele Besso. «Ringrazio Telelombardia - l’immediata risposta di Ferrante - per la proposta di un confronto televisivo con Letizia Moratti. Ho più volte sollecitato negli scorsi mesi e settimane questi confronti, ottime occasioni per far conoscere ai milanesi le nostre idee e i nostri programmi. Per parte mia assicuro dunque la piena disponibilità a partecipare, verificate tutte le modalità organizzative».


Entusiasmo e tempismo che suscitano un certo sospetto nel campo avverso, dove hanno ricevuto l’invito appena un paio di minuti prima dell’uscita in agenzia con il sì di Ferrante. «In questo momento - la replica della Moratti - si impone una certa severità. Credo che un dibattito su un’emittente nazionale, rivolto a tutti i cittadini, sia più che sufficiente». Così per ora. Poi si vedrà.

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