Moratti: «La mia Inter non molla mai»

Gian Piero Scevola

La prima gioia stagionale in casa Inter è arrivata, ma che paura. La Supercoppa (dedicata da Mancini e dai giocatori al presidente Giacinto Facchetti, assente) sembrava dovesse essere una passeggiata, invece si è trasformata in una parete di sesto grado che sembrava fosse impossibile scalare. Se ne era reso conto anche Massimo Moratti, di pessimo umore alla fine del primo tempo, un’esplosione di felicità al termine della gara. «Pericolo scampato», ha rivelato visibilmente soddisfatto a chi gli stava vicino. «L’abbiamo vista davvero brutta, ho temuto il crollo», ha confessato a Roberto Mancini in camera caritatis. Salvo poi lasciarsi andare alla solita analisi attenta e critica nei confronti di una squadra che più attrezzata di così è difficile da immaginare, senza dubbio la più forte dell’era Moratti junior.

«Nessuno si poteva aspettare una gara così, soprattutto dopo mezz’ora del primo tempo», afferma il patron nerazzurro. «Anche se noi interisti siamo abituati a pensare a tutto perché non molliamo mai». Inguaribile ottimista (...)

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