Moratti: «Pronta una task force per tutelare il made in Italy»

Ma quanto ci costa il mercato delle merci taroccate? Ecco le cifre. In Lombardia il giro d’affari del falso nel 2009 ha rappresentato per le imprese un danno da dieci miliardi. Soltanto a Milano ne sono stati bruciati quattro con un mancato guadagno che si aggira intorno al 35 per cento. Lo rivela uno studio della Camera di Commercio che è stato presentato ieri per la prima volta in occasione della giornata nazionale contro la contraffazione. Non solo: negli ultimi cinque anni il mercato del tarocco ha fatto un balzo in avanti del 25 per cento nel capoluogo lombardo. Ad alimentare il fenomeno, spiega il presidente del centro studi anticontraffazione Daniela Mainini, è la sottovalutazione da parte dell’opinione pubblica che ancora lo relega al campo del lusso. Se è vero che il settore più colpito (30%) è la moda, è altrettanto accertato che ormai l’industria del tarocco si è allargata in altri campi, invadendo quello dei giocattoli (13,5%) e quello dell’elettronica (30%). «C’è purtroppo da segnalare un’esplosione della contraffazione con oltre 22 milioni di prodotti tra la Lombardia, il Piemonte, la Liguria e la Valle d’Aosta sequestrati nel 2009 - ha evidenziato l’assessore regionale al commercio Stefano Maullu -. E i danni più rilevanti sono proprio a carico delle imprese lombarde».
I numeri del falso sono quelli di un vero e proprio mercato parallelo. Nel 2009 le fiamme gialle hanno fatto 372 interventi, sequestrando oltre due milioni di accessori e capi di abbigliamento falsificati, a cui si aggiungono più di 337mila cd e dvd e quasi sette milioni di oggetti di vario genere, giocattoli inclusi. «Bisogna colpire con durezza chi realizza e smercia prodotti contraffatti e anche chi consapevolmente li acquista - continua Maullu -. Il proliferare di questo tipo di attività rischia di compromettere seriamente l’immagine e la qualità del commercio spesso messo in difficoltà a causa di fenomeni di concorrenza sleale». Se si riportasse il fatturato complessivo della contraffazione sul mercato legale, aggiunge l’assessore regionale, si genererebbe una produzione aggiuntiva diretta e indotta per un valore di svariati miliardi di euro. Tradotto in cifre, per ogni euro sottratto al mercato della contraffazione si attiverebbe nell’economia nazionale legale una produzione aggiuntiva di 2,5 euro. A fronte della richiesta del vicesindaco De Corato di un inasprimento della legge regionale per innalzare le multe e sequestrare le merci dei «finti itineranti che con lenzuolate occupano il suolo pubblico» e i banchetti abusivi, l’assessore replica invitando la polizia locale a dare più sanzioni a chi compra merce taroccata. «La polizia locale può sequestrare le merci agli ambulanti itineranti che commettono abusi ex articolo 33 della legge vigente. L’autorità competente ad applicare le sanzioni è il sindaco del comune nel quale hanno avuto luogo le violazioni.

In ogni caso, le leggi sono strumenti e, come tali, sempre perfettibili: per questo, convocherò quanto prima il comitato consultivo sulle problematiche dell’abusivismo previsto dalla legge regionale lombarda, per ragionare su eventuali migliorie da apportare».

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