La Moratti prova il colpo a effetto: "Niente Ecopass per i milanesi"

Il sindaco annuncia una svolta sul ticket d’ingresso in centro delle auto. "Risultati raggiunti, vogliamo che l’accesso alla Cerchia sia gratuito". E chiede un confronto tv allo sfidante: "Pronta a scusarmi per il precedente"

La Moratti prova il colpo a effetto: "Niente Ecopass per i milanesi"

Ecopass gratuito per chi risiede a Milano. Ad annunciarlo, ieri sera, il sindaco Letizia Moratti. «La fase di sperimentazione è terminata - ha spiegato - I risultati sono stati raggiunti, grazie anche al potenziamento del servizio di trasporto pubblico, il bike sharing, il bus di quartiere, il car sharing. L’inquinamento, il traffico e gli incidenti sono diminuiti. I cittadini milanesi hanno, inoltre, cambiato il loro parco auto con mezzi meno inquinanti». Con i proventi incassati dai non residenti destinati alla creazione di un fondo per incentivare la sostituzione delle caldaie inquinanti. Mentre il candidato Pisapia - attacca la Moratti - propone invece una tassa indiscriminata per tutte le categorie di veicoli privati e commerciali fino a 10 euro. Una tassa che invece noi non vogliamo, soprattutto in questo momento di difficoltà economica». Un annuncio choc che ha aperto la nuova fase della campagna elettorale che porterà al ballottaggio di domenica 29 e lunedì 30. Un tentativo, come ha preteso Paolo Glisenti tornato alla guida della comunicazione, di ricominciare a parlare dei problemi di Milano. Come, invece, non farà l’avversario ultrarosso Giuliano Pisapia che ha rifiutato il faccia a faccia davanti alle telecamere rai di Porta a porta. «Pisapia - reagisce lei - scappa quando si parla di cose concrete». Il veleno dell’altra volta? «Io sono pronta a chiedere scusa nel momento in cui c’è un confronto diretto sui programmi, perché sui programmi i cittadini milanesi hanno il diritto di avere risposte precise, chiare e concrete». La replica del suo avversario arriva in serata: «Le scuse devono essere sincere e senza condizioni». Ieri mattina, intanto, sono comparsi in tutta la città i nuovi manifesti. Soft e senza nessun riferimento ai centri sociali. «Forza Milano! Non lasciamo la nostra città in mano alla sinistra» è il testo. Mentre nel pomeriggio Glisenti si è incontrato con i responsabili dell’Atm per pianificare, ovviamente a pagamento, una «pesante» campagna di comunicazione su tram, bus e metro. Prosegue, intanto, nel Pdl l’esame dei risultati. «Questa sberla ha un perché - ammette il vice capogruppo alla Camera Massimo Corsaro - Abbiamo sottostimato l’importanza che i cittadini correttamente attribuiscono ai temi amministrativi e nel fare questo abbiamo commesso qualche errore di comunicazione». Secondo il presidente della Provincia Guido Podestà, «il ballottaggio va considerato una nuova partita e non il secondo tempo. Si può vincere puntando sulla difesa e la valorizzazione delle tradizioni moderate e riformiste riconosciute dai nostri elettori, da chi ha scelto il voto disgiunto a causa di qualche insoddisfazione e dalla base amica del Terzo Polo». E poi «dobbiamo comunicare meglio quanto di buono il sindaco Moratti ha realizzato e spiegare i rischi legati a quei punti radicali e massimalisti del programma di Pisapia». Proprio per questo Glisenti ha preteso da tutti gli assessori un’illustrazione alla città dei progetti realizzati.

«Dobbiamo spiegare agli elettori che Milano sta ripartendo, prima delle amministrazioni del centrodestra era ferma alla Torre Velasca - spiega il pdl Pietro Tatarella, comunque in consiglio dopo il boom di preferenze - E il Pgt porterà abitazioni a prezzo moderato. Ora tra di noi ci sono tante facce giovani che hanno preso tanti voti. Da loro è necessario ripartire per vincere questo ballottaggio».

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