Moretti Polegato in cattedra alla Columbia University

La moda italiana sale in cattedra alla Columbia University: a rappresentarla un imprenditore a tutto tondo come il presidente della Geox, Mario Moretti Polegato, che entra così nella ristretta lista degli italiani invitati dal prestigioso ateneo newyorchese. «Intuizione e successo imprenditoriale: dall’innovazione tecnologica alla rivoluzione globale nell’industria della moda» è il titolo della lectio magistralis: in altre parole, il riassunto della sua vita di imprenditore-innovatore. Nonchè di docente: negli ultimi anni, l’impegno sociale di Mario Moretti Polegato nelle università italiane ed internazionali - dalla Ca’Foscari di Venezia al Mit di Boston - è cresciuto tanto da ottenergli un importante riconoscimento dalla Business School internazionale ESCP-EAP che gli ha conferito il titolo di «Affiliate Professor of Entrepreneurship». «Un giorno - ha affermato il fondatore del gruppo calzaturiero - spero di vedere più professori nelle aziende italiane e più imprenditori nelle università, in una specie di interscambio continuo di conoscenze che possa portare maggiori benefici per la società. Geox, attraverso i suoi prodotti brevettati, sposa questa visione, traducendo il linguaggio della scienza in moda, portando maggior benessere e stile italiano nella vita di tutti i giorni nei cinque continenti».
E ha aggiunto: «Nel futuro la moda avrà un ruolo molto importante perché sarà uno dei fattori su cui si potrà contare per avvicinare e integrare culture differenti, eliminando virtualmente ogni tipo di confine. Lo sforzo di ogni imprenditore dovrebbe essere quello di attingere dalla scienza soluzioni sempre innovative per i propri prodotti. La ricerca scientifica e l’imprenditoria sembrano correre su binari paralleli, certamente molto vicini ma, purtroppo, quasi mai intersecanti, e questo oggi rappresenta il principale freno al progresso».

All’incontro, introdotto da Duncan Niederauer, amministratore delegato della Borsa di New York, hanno preso parte, oltre agli studenti della Columbia e a numerosi soci dell’AlumniBocconi, anche molti imprenditori e le autorità italiane presenti a New York, da quelle consolari ai rappresentanti dell’ICE e della Camera di Commercio Italia-America.