È durato fino a metà pomeriggio il giallo della donna trovata priva di vita in un cassonetto dei rifiuti in via Alzaia Naviglio Pavese davanti al 256. I famigliari di una signora scomparsa da casa la sera prima si sono presentati ai carabinieri della stazione Barona, trovando conferma dei loro sospetti: la morta era proprio lei. Ora si tratterà di stabilire le cause del decesso, per questo domani verrà effettuata lautopsia, anche se ora tutto fa ritenere si sia trattato di un incidente.
Lallarme era stato lanciato ieri mattina verso le 10, quando un operatore dellAmsa si era avvicinato al cassonetto facendo la macabra scoperta. Dentro cera infatti il corpo di una donna, con addosso una felpa chiara e un paio di pantaloni di una tuta blu, senza le scarpe. Particolare abbastanza frequente nel caso di cadaveri trascinati dalla corrente di un corso dacqua.
Allinizio si era pensato allomicidio, un corpo non finisce da solo dentro un cassonetto, ma in breve il «mistero» era stato svelato. In quel punto cè una griglia che filtra le acque del Naviglio con un impianto automatico che recupera tutto quanto finisce in acqua e lo riversa nel contenitore. E in effetti rivedendo i filmati si nota «qualcosa» di chiaro tra sterpaglie e rifiuti, sollevato dallimpianto automatico di pulizia. Unulteriore conferma che potesse trattarsi di un evento accidentale è poi arrivata dal medico legale che ha ispezionato il corpo senza trovare alcun segno di violenza.
A quel punto mentre il magistrato disponeva lautopsia per accertare le cause esatte del decesso, i carabinieri si mettevano al lavoro per analizzare tutte le segnalazioni di scomparsa presentate nei giorni precedenti. Un lavoro non facile visto che il canale non ha sbarramenti da Abbiategrasso a Milano.
Ma a metà pomeriggio è arrivata la svolta alle indagini. In caserma si sono presentati i famigliari di una donna di 67 anni che abita appunto lungo il Naviglio. Hanno spiegato che la loro congiunta soffriva di una grave malattia che colpisce il sistema nervoso, un evento che laveva profondamente prostrata. Per questo era quasi sorvegliata a vista, ma lei la sera precedente era riuscita a eludere lattenzione dei parenti e allontanarsi.
I famigliari se nerano accorti dopo pochi minuti e hanno subito iniziato le ricerche. Fino a quando nel pomeriggio hanno saputo del ritrovamento.
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