Morto uno dei rapinatori del benzinaio

Giuseppe Russo, 23 anni, era rimasto gravemente ustionato durante l’assalto

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Giuseppe Russo, il giovane che il 20 maggio scorso era rimasto gravemente ustionato, insieme al complice Lorenzo Giustiniani, dopo un tentativo di rapina a un benzinaio di via Rombon, è morto l’altra notte in un ospedale ligure. I due erano arrivati a bordo di uno scooter e avevano minacciato il gestore proprio mentre stava facendo rifornimento. Un gesto istintivo del benzinaio, che finisce con il buttare benzina sui due giovani, e la risposta, altrettanto istintiva dei rapinatori - un colpo della pistola scacciacani, con relativa scintilla - avevano trasformato la tentata rapina in tragedia. Il 23enne era stato ricoverato all'ospedale ligure Villa Scassi di Sampierdarena (Genova). Ad annunciare il decesso del giovane è stato ieri mattina il primario del reparto «Grandi ustionati» dell'ospedale ligure, Mario Delfini. «Il quadro clinico era già gravemente segnato» ha sottolineato il medico. Destino più clemente, invece, per il complice di Russo.

Giustiniani, che ha 24 anni, infatti quasi sicuramente si salverà, anche se si trova ancora ricoverato al Centro grandi ustionati dell’ospedale San Carlo, dove era stato trasportato lo stesso 20 maggio. Il giovane aveva ustioni sul 35 per cento del corpo, in particolare sul dorso, le braccia e le gambe.

Da allora ha subito tre interventi chirurgici. Il decorso post-operatorio è regolare e attualmente, secondo quanto riferisce la direzione medica del Niguarda, le condizioni del giovane sono stabili. La prognosi, però, è ancora riservata.

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