Milano - Enzo Biagi è morto poco dopo le otto alla clinica Capitanio di Milano, dove era ricoverato da una decina di giorni. Al momento del decesso al capezzale del popolare giornalista e scrittore c'erano le due figlie, Bice e Carla, e i generi. E' stato il medico Giorgio Massarotti ad annunciare la morte. "Per incarico della famiglia, con estremo dolore, annuncio che il dottor Biagi si è spento alle 8 di questa mattina con serenità". Era nato nel 1920 e col suo lavoro di testimone del secolo ha segnato il giornalismo italiano: dalla carta stampata alla tv passando per i libri, un'enorme bibliografia di 80 titoli.
Camera ardente e funerali I funerali di Biagi avranno luogo giovedì a Pianaccio, il piccolo borgo di Lizzano in Belvedere, sull’appennino bolognese, dov'era nato. La camera ardente è allestita alla clinica Capitanio di Milano, con accesso attraverso l’ingresso di via Quadronno. Resterà aperta sia oggi che domani. Poi, giovedì mattina, il feretro sarà trasferito a Pianaccio per i funerali.
A vegliare la salma Tra i primi a rendere omaggio alla salma sono stati i giornalisti Sergio Zavoli e Ferruccio De Bortoli. "Lo ricordo come un grande amico, un padre, un fratello maggiore: ci ha insegnato la passione per questo mestiere, la libertà, che qualche volta ha un costo", ha detto il direttore del Sole 24 Ore. "E' rimasto il cronista che conoscevo, ha scherzato fino alla fine. Se avesse avuto un blocchetto dei suoi avrebbe raccontato questi giorni".
La figlia Bice: "Si è addormentato sereno" Visibilmente commossa Bice Biagi si é affacciata sul portone della clinica: "Si è addormentato sereno. Aveva programmato come sempre tutto anche per noi. Ci ha fatto dormire qualche ora, me e mia sorella, e ci ha aspettato. Siamo stati insieme". A chi le ha chiesto come vorrebbe fosse ricordato il padre, Bice Biagi, con la voce tremante, ha risposto: "Mi rendo conto che voi tutti ricordate Enzo Biagi, io ricordo mio padre e sono grata a tutti quelli che in questi giorni gli hanno dimostrato tanto bene. Non dico che per noi è una scoperta ma, noi siamo le sue figlie, e ci ha stupito. Io ho perso un padre, sono solo più sola".
Le ultime parole: "Ho bisogno di voi" "Ho tanto bisogno di voi" sono le parole che ieri sera Biagi ha detto alla figlia Bice mentre era in ospedale. E sua figlia: "Gli ho risposto: sapessi noi quanto di te".
Napolitano: "Scompare una grande voce di libertà" È quanto ha scritto il Capo dello Stato in un messaggio ai familiari del giornalista. "Ha rappresentato uno straordinario punto di riferimento ideale e morale nel complesso mondo del giornalismo e della tv, presidiandone e garantendone l’autonomia e il pluralismo. A Biagi, uomo di genuina ispirazione socialista e cristiana rendo riconoscente omaggio a nome del Paese".
Prodi: "Un grande maestro" "Scompare un grande maestro dell’informazione, che ha portato nelle case degli italiani con puntuale attenzione e sensibilità giornalistica le notizie e i commenti di tanti eventi della nostra storia di questi decenni, attraverso la carta stampata, gli schermi televisivi, e i numerosi libri di successo. Figura storica del giornalismo, si è battuto sempre - sottolinea il premier - per la salvaguardia della libertà dell’informazione e del Paese. Lascia in tutti noi un grande vuoto".
Berlusconi: "Uno dei protagonisti del giornalismo italiano" "Al di là delle vicende che ci hanno qualche volta diviso, rendo omaggio ad uno dei protagonisti del giornalismo italiano cui sono stato per lungo tempo legato da un rapporto di cordialità che nasceva dalla stima".
La polemica innescata dal premier Dopo l'esclusione dalla Rai "in lui dominava lo sdegno, l’arrabbiatura forte. E anche il senso che era venuta meno una delle libertà fondamentali del Paese. Se un cronista viene sostanzialmente eliminato, quante altre voci verranno eliminate? Questo pensava Biagi in quei giorni", attacca Prodi riferendosi al cosiddetto "editto bulgaro" del Cavaliere. Dura la replica del coordinatore nazionale di Forza Italia, Sandro Bondi: "Mai avrei pensato che il presidente del Consiglio potesse suscitare una polemica artefatta e immotivata il giorno stesso della morte di Biagi", afferma Bondi.
Mieli: "Maestro e grandissimo amico" "Ho appena appreso la notizia e sono sopraffatto dal dolore perché per me Biagi non è stato solo un maestro di giornalismo ma un grandissimo amico". Paolo Mieli, direttore del Corriere della sera, ha così ricordato il grande giornalista scomparso. "Dall'inizio degli anni '90, da quando cioè per la prima volta sono diventato direttore del Corriere - ha aggiunto Mieli - mi ha sempre tenuto una mano sulla spalla, gli devo moltissimo, e quella mano mai, neanche una volta, me l'ha fatta pesare".
La Moratti: "Ha reso grande Milano" "Con la scomparsa di Enzo Biagi si spegne un’altra delle grandi voci del giornalismo che hanno reso grande Milano e l’Italia". Letizia Moratti ha ricordato così il giornalista deceduto questa mattina che, "come Indro Montanelli, aveva scelto come sua città di adozione la Milano della stampa, dell’editoria, della libertà di opinione. Libertà che lui ha interpretato e vissuto con grande umanità".
"Biagi ha contribuito a rafforzare l’immagine di Milano - ha continuato il sindaco - una città che ha sempre fortemente creduto nella stampa libera e democratica. Come attento e straordinario uomo di comunicazione, - ha concluso Letizia Moratti - in tutta la sua lunghissima carriera, ha messo al primo posto il valore della persona e la schietta analisi dei fatti".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.