Aveva 71 anni, era un pensionato, nessuno gli faceva caso. Così per mesi nessuno si è preoccupato per la sua scomparsa. Lha trovato morto la polizia che ieri sera è entrata nel suo appartamento, allinterno di un grande complesso popolare al Giambellino, periferia sud. La scena che si è presentata agli agenti e ai medici era raccapricciante. Il corpo era ormai in avanzato stato di decomposizione e laria in quelle modeste stanze irrespirabile.
Sembra impossibile ma quellodore nauseante aleggiava nellandrone del palazzo e nelle scale condominiali da mesi. Ora nel complesso del Giambellino si fanno due conti: a quanto pare nessuno aveva più visto luomo da prima di Natale. La sua morte, secondo il medico legale, risale ad alcuni mesi fa. In ogni caso il decesso è avvenuto per cause naturali: il poveretto fra laltro era gravemente malato. Solo ieri però i vicini hanno lanciato lallarme e le forze dellordine hanno scoperto il corpo.
Il pensionato, da quel che si è appreso, viveva da solo da ormai tre anni, da quando la moglie era morta. E in perfetta solitudine è andato incontro al suo destino. Certo, non è la prima persona a morire nel silenzio e nellombra fra le mura di una palazzo densamente popolato. Contrasti che stridono, che si ripetono con frequenza nella metropoli. E che vengono raccontati dai sociologi.
Per far fronte a questi drammi servono nuove forme di presenza delle istituzioni.
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