La moschea apre le porte ai milanesi integrazione tra raki e cous cous

È stata forte l’adesione - bnen centocinquanta famiglie - all’iniziativa organizzata dall’Osservatorio di Milano «Aggiungi un posto a tavola», che si concluderà oggi dalle ore 10,30 alla Moschea di Segrate, che aprirà le porte ai milanesi. Il progetto è stato portato avanti con la Comunità musulmana di Lombardia e il Consiglio pontificio Cor Unum, per promuovere il dialogo tra persone appartenenti a culti religiosi diversi. La prima fase dell'iniziativa dell'Osservatorio si è svolta a Natale, con l'invito a pranzo da parte di famiglie cattoliche rivolto a famiglie musulmane. Oggi la fase conclusiva presso la moschea in via Cassanese 3, che si aprirà ai milanesi.
«È la prima volta in Italia - ha sottolineato il presidente dell'Osservatorio, Massimo Todisco - che in una metropoli, una moschea si apre ai cittadini e non solo alle autorità istituzionali e religiose». La visita si concluderà con un pranzo tipico, a base di tutte le specialità arabe dei paesi che si affacciano sul Mediterraneo.
L’invito a partecipare arriva anche dall’Avis milanese, che proprio presso la moscheaoggi tra le 8 e trenta e le 12 e trenta allestirà un punto per la raccolta di sangue.


La partecipazione attiva alla donazione di sangue da parte della comunità islamica «rappresenta un gesto di grande responsabilità per Milano - sostiene l’associazione -, dato che la crescita della cittadinanza straniera come conseguenza del forte fenomeno di immigrazione degli ultimi anni ha portato a un aumento progressivo del fabbisogno». Il sostegno ad Avis «può quindi influire significativamente sia per aumentare il numero dei donatori, sia per fornire dati più precisi circa i parametri ematochimici che variano tra le diverse etnie».

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