Le mostre che scaldano la domenica

Un modo per riprendersi dalla gelata del weekend può essere quello di fermarsi di fronte a un’opera d’arte. In questo periodo le occasioni non mancano sia per chi resta in città sia per chi, tempo permettendo, vuol farsi un giretto fuoriporta. Anzi, a volte la provincia può offrire situazioni assai interessanti sia per gli amanti dell’arte storica sia per il pubblico attento al contemporaneo. Mostre prodotte e ricche di contenuti che soprattutto nel weekend attirano migliaia di visitatori. Come il museo «Maga» di Gallarate dove è in corso un’interessante esposizione della collezione del notaio milanese Paolo Consolandi, recentemente scomparso. Ma ci si può spingere fino a Lugano, dove quattro mostre raccontano la cultura del Sol Levante dalle antiche tradizioni fino alle forme artistiche più contemporanee, inclusi i grandi interpreti della fotografia. Anche il Varesotto offre diverse chicche, da Legnano fino a Villa Panza. Nella città del Barbarossa, ad esempio, gli amanti della grande scultura possono approfittare di una mostra che espone 120 opere del genio parigino Auguste Rodin. Si potranno ammirare capolavori assoluti del più grande innovatore dell’arte plastica, come il «Giovanni Battista», «il Pensatore», «il Bacio» e le «Grandi Ombre». Restando a Milano, invece, gli amanti della pittura potranno approfittare di una mostra per intenditori, l’antologica del ritrattista ottocentesco Ambrogio Alciati.

È il museo della Permanente, spazio espositivo non sempre all’altezza della sua tradizione, a rendere omaggio ad un pittore che dalla cattedra di Brera formò un’intera generazione di artisti, figlio della Scapigliatura lombarda ma protagonista di quella «ritrattistica mondana» che lo vide sorpassato soltanto in fama da artisti come De Nittis, Boldini e Zandomeneghi.

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