Il mostro di Marcinelle vuole i comfort in cella

Si lava poco, si lamenta di tutto, mangia grandi quantità di banane e, nonostante siano passati dieci anni dalla tragedia che sconvolse il Belgio e l'Europa intera, riceve ancora decine di lettere da donne che gli scrivono parole di conforto. Marc Dutroux, il mostro di Marcinelle, l'uomo che tra il giugno del 1995 e l'agosto del 1996 sequestrò sei adolescenti, uccidendone quattro di loro, è rinchiuso nel carcere di Ittre, una cittadina a circa 30 chilometri a Sud di Bruxelles. Dal carcere, Dutroux, da molti anni non fa che lamentarsi: dalle ridotte dimensioni della sua cella, alla qualità dei pasti serviti. In segno di protesta, ha anche provato alcuni scioperi della fame, che però hanno avuto vita breve perchè ogni volta è bastata una bistecca con patatine fritte (suo piatto preferito) per fargli ritornare subito l'appetito. La sua dieta include poi Nutella a volontà e grandi quantità di banane (pare che non riesca a trascorrere le sue giornate senza una razione quotidiana di sei banane). Poche, invece, le visite.

In genere riceve solo quelle di un cantante lirico che ha deciso di appoggiarlo e di Frederic, unico dei suoi cinque figli ad andare a visitare il padre in prigione. Altro contatto con il mondo esterno, la costante lettura delle pagine finanziarie dei quotidiani.

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