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F1 GP Giappone: torna alla vittoria Verstappen, podio per Sainz

Max Verstappen domina il GP di Suzuka (Giappone), mentre Perez arriva secondo. Sainz si conferma sul podio mentre il pilota di giornata è Leclerc (quarto)

F1 GP Giappone: torna alla vittoria Verstappen, podio per Sainz
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Ha lasciato il trono per un GP, quello dell'Australia, ma in Giappone Max Verstappen torna a fare quello che gli riesce meglio con la sua RB20: la vittoria. L'olandese domina in modo incontrastato, quasi mai inquadrato dalla regia internazionale della F1. Terzo successo nelle prime quattro corse. Nonostante una gara complessa, strategicamente giocata da tutti come in una partita a scacchi, la Red Bull non ha faticato a mettere anche Perez in seconda piazza. Sul gradino più basso del podio, dopo una grande lotta, ci sale Carlos Sainz che nelle battute finali ha la meglio su un ottimo Charles Leclerc, che partito ottavo termina quarto. La Ferrari è senza dubbio la seconda forza di questo mondiale. Bravo Alonso a finire sesto con l'Aston Martin, in mezzo alle Mclaren di Norris e Piastri. Mercedes in affanno: Russell (ottavo) e Hamilton (nono). A punti il padrone di casa Tsunoda.

Due partenze nel GP del Giappone

Suzuka è una delle piste più tecniche di tutto il mondiale, un circuito a forma di "8" quasi perfetto che esalta i piloti. Qui tutti vogliono vincere almeno una volta. Dalla griglia di partenza Max Verstappen, che scatta dalla pole position, parte benissimo allo spegnimento dei semafori ma la gara si interrompe subito: alla terza curva contatto tra Albon e Ricciardo, con le due monoposte che vanno dritte verso le barriere. Impatto durissimo, tanto spavento per tutti. I piloti fortunatamente stanno bene, la gara invece necessita di una nuova procedura di partenza. È bandiera rossa. Al secondo via posizioni congelate, tranne per Leclerc che supera Hamilton. Strategie diverse tra i due, con l'inglese dotato di gomma hard e sfavorito in trazione rispetto alla gialla del ferrarista. Davanti, Verstappen conserva la leadership su Perez, mentre Norris si protegge su Sainz. La partenza più brutta però è quello di Nico Hulkenberg: da decimo a diciassettesimo. Molto degrado in pista nelle prime battute e classifica che resta immutata.

Le strategie scompigliano la classifica

Al dodicesimo giro prima sosta per la Mclaren di Norris, che lascia temporaneamente il terzo posto. Cambio gomme, con passaggio alle dure, molto anticipato rispetto alle previsioni. Sale virtualmente sul podio Carlos Sainz. Al giro successivo anche l'altra monoposto di Woking, quella di Piastri, rientra ai box. Pista libera per Leclerc, che ha sofferto alle spalle dell'australiano, per mettersi alla caccia di Alonso. Al quattordicesimo giro una scena inedita: Hamilton fa passare Russell, un cambio di posizioni dettato dal ritmo più rapido del giovane inglese rispetto al veterano della Mercedes. Al 16esimo giro passaggio ai box sia per Perez che per Sainz. Alla tornata successiva stessa sorte per Verstappen, che riesce a tornare in gara quasi al comando, mentre Norris guadagna la piazza su Perez. Il leader temporaneo è Charles Leclerc.

Il monegasco si trova particolarmente bene davanti a tutti e spinge, moltissimo. Questo non basta, però, a tenere a bada il campione del mondo che lo recupera e lo supera. Intanto Sainz fatica ma si libera prima di Hamilton e poi di Russell, dopo che entrambi i Mercedes erano balzati davanti grazie ai pit-stop. Al 27esimo giro Leclerc compie una sbavatura e rientra per la sua sosta. Il pilota della Ferrari viene scortato da Norris, che imita la SF-24. Leclerc torna sul tracciato davanti a Russell, mentre Norris finisce alle spalle del driver del team di Toto Wolff. A venticinque giri dalla fine la classifica recita così: Vertstappen, Perez, Sainz, Alonso, Piastri, Leclerc, Norris, Russell, Hamilton e Hulkenberg nella top ten. I primi cinque, però, devono sicuramente compiere un'altra sosta.

Verstappen vince in fuga, Sainz sul podio

Quando scatta il giro 34, Perez rientra ai box per montare gomma bianca. Il messicano viene imitato da Alonso. Entrambi finiscono alle spalle di Leclerc e Norris. Una tornata dopo e anche Verstappen opera l'obbligatorio pit-stop, per l'olandese mescola dura. Sainz leader della corsa, ma ancora per poco. Il vincitore del GP di Australia compie la sua ultima sosta a 17 giri dalla fine. Gomma più fresca di tutti gli avversari, ma lo spagnolo dovrà conquistare l'onore con dei bei sorpassi in pista. Il ferrarista infatti rientra nel traffico: settimo, alle spalle di Hamilton. Intanto, Perez passa Leclerc e torna secondo. La rimonta di Sainz comincia con un ritmo frenetico, il primo a venire scartato è proprio Lewis. L'obiettivo è il podio coperto dal suo compagno di squadra, nel mezzo la Mclaren di Norris.

A dieci dalla fine Carlos si sbarazza facilmente dell'inglese della Mclaren, grazie al DRS sul rettilineo di partenza. Adesso si infiamma la sfida con Leclerc per l'ultimo gradino del podio. La lotta fratricida viene vinta dall'iberico, che sopravanza il monegasco con un'azione fotocopia di quella con Norris. Intanto le Red Bull scappano e fanno una gara a parte. Dopo il ritiro di Melbourne Verstappen transita di nuovo primo sotto alla bandiera a scacchi, segue Perez a debita distanza. Come detto, terzo Sainz (che fa segnare il giro veloce), mentre Leclerc si accontenta del quarto posto.

Quinta la Mclaren di Norris, mentre chiudono la top ten Alonso, Piastri, Russell, Hamilton e Tsunoda.

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