F1, troppa Red Bull in Austria. Vince Verstappen davanti a Leclerc

Nonostante i passi avanti della Ferrari, sul circuito di Zeltweg trionfa ancora il campione del mondo. Leclerc, rallentato da problemi alle gomme, deve accontentarsi del secondo posto. Sainz, invece, è scavalcato nel finale da Perez

Fonte: Twitter (@F1)
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Doveva essere la gara della riscossa della Rossa, quella nella quale le migliorie aerodinamiche avrebbero dovuto consentire di lottare ad armi pari con la Red Bull. A ridere sul podio, invece, sarà ancora una volta Max Verstappen, che trionfa sul tracciato di casa con una prestazione dominante. Alle sue spalle, un buon Leclerc, rallentato da qualche problema con le gomme ed il solito Perez, riuscito a risalire dalla 15a posizione in griglia. Carlos Sainz perde il podio per una penalità di cinque secondi ma comunque chiude con una buona prova. Passi avanti, insomma, per la SF-23: non sufficienti per rovinare la festa alla Red Bull ma, se non altro, sufficienti a mettersi dietro il resto della concorrenza. Per il momento toccherà accontentarsi.

Verstappen su Leclerc, bene Sainz

La prima notizia in arrivo dal paddock è quella che i tifosi della Rossa aspettavano in gloria: le probabilità di pioggia, data quasi per certa ieri, sono calate al 30%. Come ammesso dallo stesso Leclerc dopo la disastrosa sprint race del sabato, la SF-23 se la cava molto meglio sull’asciutto. C’è ancora pioggia nell’area ma il gran premio potrebbe essere asciutto per lunghi tratti. Temperatura più gradevole che nel resto del weekend; 22° nell’aria, 11 in più sull’asfalto, cosa che potrebbe incidere sulla tenuta delle coperture. Molti team sono andati sul sicuro, partendo con delle medie ma resta da capire chi azzarderà la strategia ad una sola sosta. Alonso, Magnussen e Bottas hanno rischiato con le soft: vedremo se la scelta sarà azzeccata o meno.

F1 Austria partenza Twitter
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Al semaforo verde Verstappen parte bene come al solito ma Charles Leclerc, che ha parecchio da farsi perdonare, lo mette sotto pressione nell’avvicinamento alla curva 3. Alle sue spalle, Carlos Sainz difende la terza posizione ma deve subito difendersi dall’arrembante Hamilton, che è riuscito a sopravanzare la McLaren di Norris. Come succede fin troppo spesso ultimamente, non c’è nemmeno il tempo di appassionarsi alla corsa che tocca incolonnarsi dietro alla safety car.

La monoposto di Tsunoda, infatti, ha frenato troppo tardi in curva 1, tamponando un’Alpine. Per poi evitare il contatto con un’altra vettura è stato costretto a finire lungo nella ghiaia, costringendo la direzione corsa a far entrare la safety car. Il giapponese riesce a rientrare ai box, cambiare le gomme e tornare in pista nel giro di pochi minuti. Si riparte con Verstappen ancora avanti di un secondo e Norris che inizia ad insidiare Hamilton, aspettando il DRS. Sainz, ad un secondo dal compagno di squadra, per ora regge senza troppi problemi.

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Ennesimo pasticcio al box

In fondo al gruppo, Sergio Perez ha il suo bel daffare per risalire la classifica dopo il disastro in qualifica, che l’ha visto ancora eliminato alla Q2. Nell’arco di qualche giro, però, risale qualche posizione, puntando con decisione all’11° posto di un cliente poco simpatico come Russell. In avanti, invece, grossi problemi ai freni per Hamilton, con Sainz che sembra in grado di insidiare il secondo posto di Leclerc. Nonostante i tentativi disperati di Russell, all’10° giro Perez riesce a scavalcare la Mercedes, ma forse c’è un contatto tra le due vetture. Vedremo se la direzione deciderà di intervenire o meno.

Ennesima sorpresa qualche giro dopo, quando Hulkenberg è costretto a fermarsi, con evidenti problemi alla power unit. Norris e Hamilton approfittano subito della virtual safety car per andare ai box e montare le gomme dure, seguiti a ruota da diverse altre monoposto. Ennesimo pasticcio al box Ferrari, con entrambe le vetture che entrano allo stesso momento: Leclerc ci mette qualche secondo di troppo, abbastanza per far rientrare Sainz dietro alle vetture di Hamilton e Norris. Lo spagnolo ci mette un paio di giri per superare la McLaren alla curva 3 ma, sicuramente, non sarà contento di questa scelta del muretto.

F1 Austria Hulkenberg uscita
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Nel frattempo la direzione decide di infliggere cinque secondi di penalità ad Hamilton e Tsunoda per aver superato i limiti in curva, problema del quale si erano lamentati molti piloti durante le qualifiche. L’ex campione del mondo non si danna troppo l’anima per tener dietro Sainz, che lo scavalca nella staccata prima della curva 4. Nonostante tutto, lo spagnolo sembra in forma e mette giri interessanti: quando era negli scarichi di Leclerc aveva chiesto al muretto di lasciarlo passare, che si sentiva in giornata. Certo non sarà contento di come le cose si sono sviluppate in pista.

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Al 24° giro rientrano ai box in rapida successione entrambe le Red Bull, con Verstappen che monta le dure e si ritrova dietro a Carlos Sainz. Bastano un paio di giri perché gli sia negli scarichi: nonostante i passi avanti della SF-23 nell’aerodinamica, lo spagnolo riesce a tenerlo dietro solo per un giro, prima di esser costretto ad alzare bandiera bianca. Alle loro spalle, Norris approfitta di un errore di Hamilton in curva 3 per scavalcarlo e portarsi al quarto posto. Perez, invece, si sbarazza rapidamente di Ocon e punta a fare lo stesso con Albon, che però in termini di velocità di punta non è messo per niente male.

Penalità e problemi di gomme

Ancora una volta l’ineffabile direzione di corsa infligge 5 secondi di penalità per essere andati oltre ai limiti del tracciato: stavolta tocca a Carlos Sainz, una doccia fredda che potrebbe giocare a favore di Lando Norris. Perez, nel frattempo, è scatenato e scavalca sia Albon che Russell, ancora una volta alla staccata di curva 3. Le cattive notizie per la Rossa non finiscono qui: con Verstappen che si avvicina giro dopo giro, il box fa sapere a Leclerc che le gomme si stanno degradando più del previsto. Il monegasco, alla prospettiva di passare a tre stop, risponde con un secco no ma tenere dietro il campione del mondo in queste condizioni potrebbe essere complicato.

Al giro 34 l’olandese è negli scarichi della Ferrari e prova il sorpasso in curva 4, solo per vedersi la porta chiusa dal coriaceo Leclerc. Nonostante tutto, il ferrarista è costretto ad arrendersi un giro dopo, alla curva 3, con il campione del mondo che si riprende il primo posto. Più dietro, la rimonta di Perez continua, con il messicano che sorpassa facilmente Gasly e sale al settimo posto.

F1 Austria Verstappen sorpasso Leclerc
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Al giro 38 si inizia a prospettare un interessante duello alle spalle di Norris, che è riuscito a guadagnare qualche decimo su Hamilton. Alonso e Perez, decisamente più veloci, stanno rosicchiando terreno giro dopo giro e il pilota britannico sembra insofferente verso i problemi della sua Mercedes, tanto da costringere Toto Wolff ad invitarlo a darsi una calmata. Una volta superato, Leclerc ha decisamente staccato il piede dall’acceleratore e passato in modalità gestione gomme.

Perdere sei secondi in pochi giri non è il massimo per i tifosi ferraristi ma, a questo punto della stagione, l’unica cosa che conta è fare punti. Al giro 42 qualche movimento alle spalle di Sainz: Norris cambia di nuovo le gomme, seguito da Hamilton, che stava iniziando a preoccuparsi dell’arrembante Perez, che si era appena sbarazzato di Alonso. Penalità scontata per l’inglese, che riparte con un treno di medie.

F1 Austria Perez Alonso sorpasso Twitter
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Alonso va ai box e riesce a tornare in pista davanti a Hamilton, seguito da Sainz che, dopo aver scontato i 5 secondi di squalifica, monta un treno di dure e rientra al quinto posto, dietro alla McLaren di Norris. Tra i due ex compagni di squadra volano parecchie scintille, con l’inglese che prima riesce a spingere lo spagnolo all’esterno in curva 4 per poi rendere il favore nella curva successiva, mettendo un gran bel sorpasso. Leclerc, nonostante un messaggio alla radio che lo invitava a conservare le gomme, rientra subito ai box, riuscendo a tornare in pista in terza posizione.

Al giro 49 Norris mette un giro veloce, abbastanza da consentirgli di rimanere in zona DRS dietro alla Ferrari di Sainz. Più avanti, invece, nessun problema per Verstappen che rientra, monta le medie e torna in pista ancora in testa. Ennesima prestazione dominante quella del campione del mondo, che dimostra di avere ancora la vettura più performante del circus. Perez lo imita due giri dopo, rientrando dietro a Norris, in quinta posizione: arrivare sul podio sarebbe una vera e propria impresa per il messicano.

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Un finale prevedibile

A quindici giri dalla fine, situazione più o meno stabile nel trio che lotta per il podio: Sainz tiene a distanza Norris, che usa il DRS per guardarsi le spalle dalla rimonta di Sergio Perez e mettere giri interessanti. La strategia, però, non riesce ad evitare che, dopo una bloccata in curva 3, il pilota della Red Bull metta un sorpasso facile nella curva successiva, puntando ora alla Ferrari di Sainz, poco più avanti. Il messicano ha poca voglia di aspettare ed azzarda subito un sorpasso, venendo ridotto a più miti consigli dal ferrarista. Gran prova quella dello spagnolo che, dopo esser stato superato alla curva 3, approfitta al meglio del DRS e scavalca di nuovo Perez alla curva successiva. Il duello sta consentendo a Norris di tornare a distanza di tiro ma al pubblico austriaco non dispiace di sicuro. Al giro 61 Sainz difende l’interno in curva 3 ma Perez arriva più forte grazie al DRS: le due vetture riescono a rimanere affiancate fino alla curva successiva, quando lo spagnolo è costretto ad arrendersi.

F1 Austria Sainz sorpasso Perez Twitter
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Nel frattempo, più avanti, Leclerc continua a girare con regolarità, senza stressare troppo le gomme. Per evitare l’ennesima doppietta Red Bull nel gran premio di casa dovrà reggere per altri otto giri, un compito niente affatto semplice a giudicare dalla competitività della monoposto anglo-austriaca. Nelle retrovie, invece, Magnussen, per resistere al doppiaggio di Hamilton, esagera e viene anch’esso penalizzato di cinque secondi per aver superato i limiti del tracciato: è il nono pilota oggi, un fattore non insignificante nella classifica finale. Gli ultimi tre giri vedono il solito Verstappen che accumula secondi su secondi su Leclerc, evidentemente preoccupato di mantenere il vantaggio su Perez senza rovinare del tutto le gomme.

23 secondi, però, sono un distacco abbastanza preoccupante per la Ferrari in quella che doveva essere una pista buona per le Rosse. Il campione del mondo, nonostante il parere del box, rientra a due giri dalla fine per strappare anche il punto per il giro veloce: una dimostrazione di superiorità quasi imbarazzante.

Verstappen si lancia in un ultimo giro dando il tutto per tutto, chiudendo sulla bandiera a scacchi con il giro più veloce. Una prestazione assolutamente dominante quella della Red Bull, alla quinta vittoria sul tracciato di casa.

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