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Max Verstappen festeggia anche a Monaco: è suo il GP del Principato

La pioggia prova a regalare imprevedibilità al GP di Monaco di F1 che viene vinto con classe e freddezza da Verstappen. Sul podio Alonso e Ocon. Male le Ferrari

F1, Max Verstappen festeggia anche a Monaco: è suo il GP del Principato
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L'attesa dello spettacolo è essa stessa lo spettacolo. A vestire i panni della sorpresa che ha infiammato il GP di Monaco è stata la pioggia, arrivata a battere forte sullo storico circuito cittadino dopo il secondo terzo di gara, mentre prima sono state ben poche le emozioni da raccontare. Il jolly caduto dal cielo ha fomentato alcuni attimi di pura imprevedibilità, che Max Verstappen ha gestito da grande campione. Il pilota olandese della Red Bull ha dimostrato di essere praticamente invulnerabile, anche nelle condizioni più critiche. Prima ha gestito oltre cinquanta giri con una gomma media senza perdere ritmo, dopo ha guidato nel peggior scenario possibile sfoggiando freddezza e lucidità. La sua vittoria è una delle più belle della carriera.

Alle sue spalle un mai domo Fernando Alonso, che ha sperato di tornare davanti a tutti, una sensazione che non vive da quasi dieci anni. Sul terzo gradino del podio ci va con merito l'Alpine di Esteban Ocon. Le Mercedes ottengono il massimo, con Hamilton e Russell rispettivamente quarto e quinto. La faccia scura del Principato è ancora una volta quella della Ferrari, che tra scommesse ed errori, ha pagato a carissimo prezzo ogni fase calda della gara. Leclerc termina sesto, mentre Sainz soltanto ottavo. Un'altra domenica da dimenticare per il popolo rosso.

Le prime fasi di gara

Allo spegnimento dei semafori Max Verstappen scatta più veloce di tutti, anche di Fernando Alonso che al suo fianco tenta di tutto per mettere le ruote della sua Aston Martin davanti a quelle dalla Red Bull del campione del mondo. Il francese Esteban Ocon prova a insinuarsi tra i due ma trova la porta sbarrata, mentre Carlos Sainz difende la quarta piazza da un indiavolato Hamilton. Leclerc, scattato sesto, mantiene la sua posizione. Nelle retrovie grande confusione, con Perez, Zhou e Hulkenberg costretti a un pit stop forzato dopo un solo giro. Il leader della gara, partito con mescola media, detta il ritmo che è molto più basso rispetto alle aspettative. Una gestione di gara dell'olandese oculata e studiata per far rientrare nel gruppo il suo compagno di team, e metterlo nelle condizioni di avvicinare la zona punti.

F1 Monaco

Alonso, vincitore sulle strade di Monaco nel 2006 e nel 2007, è partito al via con una gomma dura che prevede una strategia differente rispetto a quella del suo rivale della Red Bull. Lo spagnolo quella mescola deve farla durare più dell'Orange e sperare di sbancare il casinò. In terza posizione Ocon, staccatissimo dai due driver in fuga, conduce una gara lenta che favorisce la nascita di un trenino alle sue spalle, dal quale Sainz vuole fuoriuscire. Il ferrarista al giro 12 su 78 tenta un assalto disperato dopo il tunnel, ma finisce lungo e danneggia l'ala anteriore della sua SF-23. Un'occasione mal gestita che gli causa una bandiera bianca e grigia.

L'attesa della pioggia

Il pericolo pioggia conduce i team a ritardare il più possibile la sosta obbligatoria ai box, perché fare un passaggio in pitlane di troppo a Monaco significa fallimento del weekend senza remissione dei peccati. Dal cielo, però, l'acqua non accenna ad arrivare, così Max Verstappen arriva a doppiare il suo compagno di team, Sergio Perez, al giro 31. Il primo "big" a rompere gli indugi con il cambio degli pneumatici è Lewis Hamilton, che innesca una reazione a catena che induce tutti quelli davanti a lui a rientrare per non subire l'undercut. Risponde subito Ocon con un pit molto lento, che comunque gli permette di difendersi dal sette volte iridato della Mercedes. Anche Carlos Sainz si trova costretto a passare dai box, dopo aver inanellato un giro molto veloce. Lo spagnolo non guadagna il posto su Ocon, ma blocca l'offensiva di Hamilton.

F1 Monaco

Al 45esimo passaggio anche Charles Leclerc compie la sua sosta e ritorna alle spalle di Hamilton. La Ferrari è stata costretta a richiamare il pilota di casa perché le sue gomme posteriori avevano un usura tale che lo avrebbero esposto a un sicuro pericolo foratura o persino peggio. Dopo 50 giri i primi tre piloti di testa, Verstappen, Alonso e Russell proseguono la propria corsa senza effettuare il cambio gomme. Eccezionale la performance di Max, che con una mescola più morbida è riuscito a governare la corsa mantenendo un distacco costante su Alonso. Altrettanto bravo lo spagnolo a rimanere in contatto con il leader della corsa, come una spina nel fianco. Russell è il jolly giocato dalla Mercedes per guadagnare un insperato podio, ma solo in caso di pioggia o safety car. Al 52esimo giro la sorpresa: la tanto attesa nuvola carica d'acqua arriva e bagna il Principato scombinando le carte al tavolo.

Un finale da azzardo

La pioggia manda in crisi i piloti che ondeggiano e rallentano il proprio ritmo per ridurre al minimo i rischi. La curva del Fairmont e il "tabaccaio" vengono inondati dall'acqua, una porzione di circuito pericolosissima che spedisce nel panico i più. Il primo a sbagliare è Carlos Sainz, che scoda via ma limita i danni, pur facendosi sfilare da Leclerc. Alonso cambia due gomme, prima slick e poi intermedia, mentre tutti gli audaci della prima ora, mutano idea e si affidano anch'essi alle intermedie, compreso il leader del GP, Verstappen. Ottimo il sangue freddo del bicampione del mondo che con una media alla frusta, ha governato la sua Red Bull con somma maestria, senza sbavature. Dopo la girandola di cambi, sono soprattutto le Rosse a perdere più posizioni, infatti entrambe le Mercedes portano il proprio musetto davanti alle vetture di Maranello. Alonso, invece, è il più furioso di tutti, specie con il proprio box che, a causa dello doppio passaggio in pitlane, gli ha fatto perdere troppo terreno da Verstappen.

La pioggia rallenta la sua scarica, la pista via via si asciuga ma non cambia il risultato. Alla fine, il vincitore che esce dalla roulette del Casinò di Monaco è Max Verstappen, seguito da Fernando Alonso ed Esteban Ocon. Si accomoda ai piedi del podio Lewis Hamilton, scortato dal fidato compagno George Russell. La prima Ferrari è quella di Leclerc, sesto, mentre Sainz finisce ottavo. In mezzo alle due rosse spunta l'Alpine di Gasly. Chiudono la top ten Norris e Piastri. Fuori dai punti Perez.

Ritiri per Stroll e Tsunoda.

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