Come si preparano fisicamente i piloti di Formula 1: tre metodi nella loro routine

I piloti di Formula 1 sono atleti professionisti che nel corso dell'anno devono seguire degli specifici allenamenti per fortificare corpo e mente

Fernando Alonso in allenamento
Fernando Alonso in allenamento

Un pilota di Formula 1 è un atleta professionista, che nell'arco di un anno solare mette costantemente alla prova il fisico e la mente. Delle sessioni di allenamento si discute solitamente poco, perché è la pista a parlare e tutto ciò che ruota intorno al Circus, ma hanno un ruolo fondamentale. Lo stress che prova un driver in un weekend di gara è sorprendente, le monoposto sono delle macchine che portano all'estremo un corpo, sottoposto alle continue accelerazioni, decelerazioni e ai repentini cambi di direzione. La g-force, l'accelerazione gravitazionale equivalente, è un fastidioso compagno di viaggio di tutti i piloti di F1. Dunque, come fanno questi atleti a essere in perfette condizioni psico-fisiche? Seguendo un percorso di allenamenti molto strutturato.

Allenamenti di forza

Le performance di un pilota dipendono dall'aumento della forza, della resistenza e dal miglioramento dei riflessi. A tale training, poi, si deve aggiungere una maniacale attenzione per la dieta, con lo scopo di tenere bassa la percentuale di grasso. Il focus degli allenamenti viene incentrato specialmente sugli arti superiori, su quelli inferiori e sul collo.

Le braccia, dal primo all’ultimo minuto di gara, subiscono le vibrazioni del volante, oltre alle quali bisogna sommare il notevole affaticamento che serve per governare la vettura nelle varie fasi, dall'accelerazione alla frenata, passando per l'impostazione delle curve. Per girare lo sterzo di una Formula 1 serve uno sforzo di circa 20 chilogrammi, che prolungati per un’intera corsa equivalgono a centinaia di quintali impiegando una sollecitazione di tipo isometrico. Discorso analogo è quello per le gambe, in special modo quella di sinistra che riceve i maggiori stimoli, dovendo schiacciare il pedale del freno, spesso con una pressione anche di 80 chilogrammi. Per non trovarsi impreparati i piloti compiono lunghe e intense sedute di allenamento coi pesi.

Leclerc
Leclerc si allena

Per quanto riguarda il collo, nel corso di una gara di Formula 1, questo viene portato a una soglia di fatica come in nessun altro sport. Un driver è costretto a indossare un elmetto dal peso di oltre 6 chilogrammi per diverse ore e, oltre a questo, subisce delle accelerazioni laterali gravitazionali (anche di 25/30 kg) che si concentrano soprattutto in quella zona del corpo umano, che non ha un supporto all'interno dell'auto. Per queste ragioni, nel programma di allenamento di un pilota professionista, sono previsti obbligatoriamente degli esercizi specifici per il collo, utilizzando delle bande elastiche.

Allenamento di resistenza

Per incrementare la resistenza, i piloti di Formula 1 si dilettano in altre pratiche sportive: dalla corsa al ciclismo, passando per il nuoto e il canottaggio. Tutte queste discipline sono fondamentali per migliorare le proprie performance, con sessioni di allenamento monitorate dal cardiofrequenzimetro, per avere un parametro costante della situazione.

Allenamento dei riflessi

Un altro aspetto cruciale sono i riflessi, parte essenziale per avere un controllo perfetto dell'auto e di ciò che le succede intorno, durante tutta la gara. Per migliorarli, i piloti si affidano a esercizi mirati, spesso svolti con appositi macchinari. Tali pratiche permettono di lavorare in quattro direzioni: aumento della velocità di reazione; miglioramento della visione periferica; riduzione del tempo di focalizzazione; perfezionamento della coordinazione oculo manuale. Anche durante le calde fasi che anticipano la partenza di un Grand Prix, quando i piloti sono sulla griglia, non è inusuale vederli dilettarsi a raccogliere delle palline lanciate dall'alto e a breve distanza, per sollecitare i riflessi.

Hamilton
Lewis Hamilton

L'aspetto mentale

Oltre all'aspetto fisico, i piloti di Formula 1 hanno bisogno di una grande preparazione psichica. La mente agisce e interferisce sul corpo, per questo negli ultimi anni si è affacciata sulla scena la figura del mental coach, un professionista che si occupa di lavorare sui punti di forza e di debolezza interiore di tutti i driver del Circus.

La preparazione invernale di un pilota di Formula 1

Quando non si scende in pista, i piloti di F1 devono lavorare per mantenere intatta la propria muscolatura. D'inverno vengono realizzati tre tipi di allenamento in palestra con sovraccarichi. Per cinque o sei volte a settimana si alternano esercizi mirati al mantenimento della forza, in cui l’atleta svolge delle serie con manubri e bilancieri dal peso di 30 chilogrammi.

In seguito, vengono svolti degli esercizi con macchine a peso crescente. L'allenamento finisce con un circuito nel quale si alternano esercizi cardio e pesi con manubri. D'estate, invece, durante lo svolgimento del campionato gli allenamenti sono più leggeri e meno intensi.

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