Milano - È un Mourinho disteso quello che si presenta alle telecamere nel dopopartita. Non si arrabbia nemmeno quando gli fanno vedere le immagini di Balotelli che resta glaciale al gol di Milito. Per una volta, il tecnico portoghese non lo bastona: «Non esulta mai, neanche quando segna lui. Perché dovrebbe farlo quando segnano gli altri?». Forse ad ammorbidirlo sono stati i due brevi incontri. Prima della partita, SuperMario è andato negli spogliatoi, si è avvicinato al tecnico per augurargli: «In bocca al lupo, mister». Alla fine del match, stessa scena: «Complimenti, mister». In entrambi i casi, la laconica risposta di José: «Grazie, Mario».
Poi l’analisi della partita: «Difficile giocare contro questa squadra. Lo sapevamo bene, ho detto che mi aspettavo una gara bruttina e così è stato». Meglio la ripresa. «Nel secondo tempo, con il nostro gol è stato tutto diverso. Loro erano più aperti, noi abbiamo avuto opportunità per chiudere il turno perché avremmo meritato altri gol nel secondo tempo. La vittoria ci consente di essere avanti, così come è stato a Londra. Un risultato che piace, tanto più che se non ci sono infortuni sabato, andremo a Mosca con il massimo del potenziale».
L’Inter giocherà in Russia sul campo sintetico. «Non abbiamo tempo e condizione per lavorare su questo campo. Domenica viaggeremo e faremo allenamento di adattamento sul sintetico. Mi sembra che l’Inter abbia abbattuto l’ostacolo psicologico di non fare bene in Champions. Abbiamo vinto due gare col Chelsea e oggi la squadra ha dimostrato di essere preparata». Il buonumore di Mourinho non cambia neanche quando gli si chiede di Balotelli. «Su Mario la posizione non è mia ma della società. Io sono l’allenatore di questa squadra e faccio parte di questa società. Questa non è una questione tra l’allenatore e il giocatore. Se lui vuole tornare a giocare la decisione è sua - ha detto a Sky -, lui sa quello che deve dire.
Eto’o aveva ragione nel dire che non abbiamo bisogno di un giocatore che non gioca».- In tribuna, al Meazza, c'era anche Mario Balotelli (nella foto) sedutoaccanto al suo nuovo procuratore Mino Raiola. Tre file più sotto Massimo Moratti.
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