Movida, Alemanno: «Se si sposta la inseguiremo»

«La movida si sposta? La inseguiremo». Nella pugnace battuta del sindaco Gianni Alemanno c’è molta voglia di non arrendersi alle difficoltà di un’ordinanza provvisoria sì, ma piena di trabocchetti. Le regole sulla vendita servita o da asporto degli alcolici nello stretto labirinto individuato dal prefetto può far venire il mal di testa ai vigili. Una questione di pochi metri, ma tanto basta per rendere cervellotici i controlli.
Nel frattempo il sindaco è tornato sui (buoni) risultati del primo week-end di applicazione. Serve ottimismo. «Il bilancio è positivo, c’è stato un cambio di passo in quella zona. Ora si tratta di trovare un punto di equilibrio, nessuno vuole spegnere la vita notturna romana, dobbiamo solo fare in modo che ci siano regole precise». «Progressivamente - ha continuato il primo cittadino - questa situazione sarà monitorata. Tra un mese faremo un bilancio con prefetto e questore, l’obiettico è incanalare questa nuova realtà per avere una situazione sostenibile e non come quella che si aveva a Campo de’ Fiori. Poi, certo, se i problemi si spostano altrove li inseguiremo...».
«Bene la stretta sulla movida con lo stop all’alcol ma ora il comune ci dia i fondi per attuare i controlli», chiede invece il presidente del VI municipio Giammarco Palmieri che definisce le ordinanze «un passo importante per i municipi interessati dal decreto, soprattutto per le zone del Pigneto e di Torpignattara». «Ci auspichiamo - spiega- che l’amministrazione comunale ci metta in condizione di poter attuare l’ordinanza, in maniera continuativa, fornendoci le risorse necessarie per attivare controlli nelle ore notturne».
Roberto Cantiani (Pdl), vicepresidente della commissione Sicurezza del Comune di Roma che ribadisce il l’obiettivo legalità: «Appare chiaro come l’impegno del sindaco Alemanno e di tutta la giunta sia quello di garantire una nuova tutela della legalità nella nostra città. I dati della prefettura, oltre ai numeri dei sondaggi, ci confermano che la strada intrapresa da questa amministrazione è quella giusta. Nessuno di noi vuole una città dei divieti, la nostra idea di Roma, infatti, è quella di una città delle regole, ben lontana da quella che abbiamo ereditato dopo anni di amministrazioni di centrosinistra».

Infine Luigi Camilloni, presidente dell’osservatorio Sociale: «Bene Alemanno sull’ordinanza temporanea perché deve essere educativa e non repressiva. Occorre severità: il divertimento non deve mai essere di disturbo agli altri».

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