da Milano
Quando, una volta allanno, la Fondazione Mps approva il proprio bilancio, è più facile rendersi conto delle origini della forte autonomia dei «poteri senesi». Quella situazione molto particolare che rende difficile per chiunque, finanzieri, banchieri o politici romani, fare progetti con il Monte dei Paschi deriva dallo straordinario peso che la Fondazione esercita sul territorio senese.
Ogni chilometro quadrato della provincia riceve 26.700 euro dalla Fondazione Mps, mentre ad ogni abitante vanno, anche se indirettamente, 395 euro. Nella regione Toscana la distribuzione delle risorse è di 5.165 euro per chilometro quadrato (33,3 euro pro capite), un valore decisamente superiore a quelli medi di sistema delle maggiori fondazioni italiane nelle rispettive regioni e nellambito di riferimento.
Sono questi alcuni tra i dati del «Bilancio di missione 2004» della Fondazione senese, presentato ieri a Palazzo Sansedoni. Unedizione che, rispetto alle precedenti, comprende anche un riepilogo sintetico degli ultimi quattro anni. Cioè il periodo che coincide con il mandato della gestione del presidente Giuseppe Mussari e degli amministratori ora in scadenza.
In proposito si è appreso ieri che la prima riunione della deputazione generale della Fondazione si riunirà il primo agosto per nominare la nuova deputazione. Lo ha detto lo stesso Mussari che, salvo sorprese, dovrebbe avviarsi a un secondo mandato al vertice dellente. Il Comune di Siena, che insieme alla Provincia nomina la maggioranza dei membri della deputazione generale, dovrebbe scegliere i propri rappresentanti entro il primo luglio.
Dal 2001 al 2004 la Fondazione ha finanziato progetti per 493 milioni, con un crescita media del 5,4% annuo e un picco del 7,2% nel 2004. Nello stesso periodo è stata riservata una particolare attenzione allo sviluppo locale e allarte, ai primi posti per importi assegnati, cui fanno seguito istruzione, ricerca scientifica e sanità. Dei 500 milioni stanziati per progetti di terzi, l86% è rimasto nel territorio senese: 423,8 milioni, pari al 2% del prodotto provinciale lordo nel quadriennio preso in esame.
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