da Milano
Ieri la fondazione Monte dei Paschi, lente senza fini di lucro, emanazione delle amministrazioni locali, che controlla la più antica banca del mondo, ha presentato il bilancio di «missione» 2007. Nellanno sono stati erogati oltre 210 milioni di euro per iniziative che vanno dalledilizia agevolata allistruzione, dalla sanità allarte, per lo più a beneficio del territorio senese. Tutte attività finanziate con fondi che provengono soprattutto dalla partecipazione (46% del capitale ordinario) nella Banca Mps, che da sola rappresenta oltre l80% del patrimonio della fondazione. Una partecipazione che dallinizio dellanno ha perso il 42% del suo valore in Borsa. Non stupisce che a Siena landamento della banca soprattutto dopo lacquisto della Antonveneta a fine 2007 per 9 miliardi, sia tenuta sotto stretta sorveglianza. Il direttore generale dellente, Marco Parlangeli, ieri ha detto: «Abbiamo dato al management della banca una stabilità dellazionariato e ora potrà lavorare senza alibi e al meglio per realizzare il piano industriale». Un messaggio abbastanza chiaro: vi abbiamo dato fiducia ma ora attendiamo i risultati.
Mentre il presidente Gabriello Mancini ha anche sottolineato una totale condivisione del piano industriale e ha affermato che la fondazione è un azionista di lungo termine. In merito allaumento di capitale di Mps, sottoscritto a maggio dalla fondazione, il presidente ha detto: «Mps non deve, non può essere e non sarà mai un operatore marginale nel contesto nazionale e internazionale. Chi lo vuole troverà in noi un ostacolo fermo e fiero. Abbiamo investito 3 miliardi, entro cinque anni ce ne torneranno 6». Dimostrando di condividere la strategia di Giuseppe Mussari, presidente della banca, che ha sempre affermato di ritenere Antonveneta lultima buona occasione in Italia per far crescere Mps.
Le dismissioni. Tra la fine del 2007 e il luglio scorso Mps ha ceduto partecipazioni per quasi un miliardo di euro. Le più importanti sono state il 2,9% del capitale della Borsa di Londra, 197 milioni, il 13% di Finsoe (Unipol) per 234 milioni, il 49% della Banca del Monte di Parma, per 191 milioni. Rimangono da portare a termine cessioni per una cifra stimata tra gli 1,25 e gli 1,5 miliardi, previste dal piano dimpresa per integrare la raccolta di nuovo capitale e necessarie a rientrare nei coefficienti patrimoniali.
Lagenda. Venerdì prossimo lassemblea di Mps si riunirà per approvare lincorporazione della Banca Agricola Mantovana e il consiglio di amministrazione esaminerà il bilancio semestrale.
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