da Milano
Il Monte dei Paschi potrebbe entrare nel pool di finanziatori di Air One nella gara per la privatizzazione dellAlitalia. Lindiscrezione è stata confermata da fonti del gruppo senese, che hanno parlato genericamente di «disponibilità», precisando che è «prematuro» addentrarsi in dettagli tecnici. Le formule possibili sono teoricamente due, visto che nuovi soggetti non sono ammessi in gara: o (improbabile) attraverso lingresso nel capitale di Ap holding (la controllante di Air One), o con la partecipazione alla squadra di finanziatori sulla quale sta lavorando Intesa Sanpaolo. La notizia è circolata proprio ieri, subito dopo le dichiarazioni di Carlo Toto, proprietario di Air One, che in unintervista aveva detto: «Cinque miliardi rappresentano circa la metà del reale fabbisogno».
Visto che Air One continua a non comunicare quale sarà il proprio impegno finanziario diretto, gli osservatori ritengono che la gran parte di tale mole di denaro dovrà essere reperita tramite i canali bancari. L«apparizione» di Mps non stupisce soprattutto sotto laspetto politico. La banca più vicina ai Ds si accompagnerà a quella più prodiana (Intesa) nel sostenere un pretendente di Alitalia che fin dallavvio della gara è stato considerato il più gradito agli esponenti diessini del governo.
Siano 5 o 10 i miliardi da impiegare per risanare e rilanciare lAlitalia (meno 0,9% ieri in Borsa), il problema sarà però quello, più che di reperirli, di restituirli; problema che non si pone per le altre cordate in gara (guidate da Tpg e Aeroflot) che possono disporre direttamente di mezzi imponenti.
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