«Lepisodio del signor Gaetano Gnudi, azzannato a morte dai cani a Muggiano esattamente una settimana fa, è gravissimo e deve dare luogo a riflessioni attente, senza indulgere a facili polemiche strumentali, specialmente da parte di chi avrebbe dovuto provvedere da lungo tempo, e dovrebbe ora tenere la voce bassa». Va allattacco il Garante degli animali del Comune Valerio Pocar, che affida a una lettera aperta alla città le sue considerazioni a una settimana dallomicidio.
«Deve essere ben chiaro che la colpa in questi casi - scrive Pocar - non può farsi risalire allanimale o agli animali, bensì allincuria degli umani. Ricordiamo anche che di rado un cane è spontaneamente aggressivo. Se diventa aggressivo è per via del costituirsi in branco di randagi oppure a motivo di scelte, condannabili, nellallevamento e nelleducazione dellanimale, nonché, se lanimale è stato reso aggressivo e pericoloso, di incuria o incoscienza nella sua custodia. Se questi tragici episodi avvengono - continua il Garante - la colpa, dunque, è anzitutto umana. Non si tratta né di fatalità né di «cattiveria» dellanimale».
Una versione che stride con quella fornita da Diana Levi, responsabile del servizio animali della Asl, che due giorni fa osservava come i cani fossero «in ottimo stato» a dimostrazione del fatto che cera qualcuno che li accudiva.
I cani, infatti, sono stati trovati in un camper parcheggiato in un terreno di proprietà, dove sono state rinvenute anche scatolette per cani sia piene che vuote.
«Non si può, poi, trascurare il fatto che si tratta, per lo più, di casi annunciati.
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