Gli incassi sono già crollati del venti per cento rispetto all'anno scorso ("un impatto molto forte, teniamo presente che nella zona si è sempre registrato il pienone") e a questo si aggiunge il braccio di ferro con il Comune per errori tecnici nella registrazione delle targhe che stanno facendo scattare multe a carico di milanesi e turisti che "per ora spesso i gestori stanno pagando di tasca propria, per non perdere la clientela, ma quanto potremo andare avanti? Va trovata una soluzione, con buonsenso". Simone Mangiafico, segretario dell'associazione Apa Autorimesse (Confcommercio Milano) fa un bilancio a due mesi dall'attivazione delle telecamere nella Ztl Quadrilatero. E il giudizio che era pessimo in partenza "rimane confermato, tanto più che continuiamo a vedere i suv di lusso parcheggiati sui marciapiedi perchè chi acquista auto di quel valore probabilmente se ne frega della sanzione, chi ci rimette sono i turisti e i privati cittadini", che devono entrare per lavoro o per qualche commissione.
I varchi elettronici all'ingresso della Ztl del "centro-centro", delimitata dalle vie Manzoni, Senato, San Damiano, corso Monforte e via Cino del Duca, sono entrate in funzione il 15 settembre. A chi posteggia nei silos all'interno della zona rossa viene automaticamente annullata la multa: la targa viene registrata dalle telecamere che i gestori hanno dovuto installare all'ingresso. Mangiafico spiega però che "si confermano ancora perdite, il cittadino ha paura della sanzione e soprattutto i turisti stranieri vedono le telecamere e girano al largo, non sanno che esiste un'altra Ztl all'interno di Area C. Abbiamo cercato di specificare le regole attraverso i canali di Confcommercio ma il Comune ha la colpa di aver fatto una comunicazione troppo blanda". E il nodo ora sono i casi di multe che partono per errore, "perchè la tecnologia arriva fino ad un certo punto in un sistema così complicato. A volte il rilevatore non registra la targa perchè è sporca, o quando si alza la sbarra entrano due auto in fila e la seconda targa non viene letta". Ribadisce che in questa fase per evitare ricorsi e tenere la clientela le autorimesse si stanno facendo carico dei costi ma "tutte stanno combattendo con questo problema, e parliamo di auto che effettivamente sono entrate ed effettivamente hanno pagato il parcheggio". Giorni fa c'è stato un incontro con i tecnici comunali e "abbiamo sollevato la questione - spiega Mangiafico -. La polizia locale accetta come unica prova il tagliando che l'utente ritira all'ingresso o il pagamento con Pos, ma molti usano ancora soldi cartacei".
La categoria chiede di accettare il fotogramma dell'auto all'ingresso, "abbiamo dovuto installare a nostre spese le telecamere all'ingresso, usiamole anche per questo scopo, per annullare multe errate. A volte ci vuole un pizzico di buonsenso. Ma per ora c'è stato muro".