Una neonata di poco più di un mese di vita (era nata il 19 marzo, ndr), Cristiana, è morta laltra notte nel campo nomadi di via Triboniano (in zona cimitero Maggiore) vittima di un caso di morte «bianca», la morte improvvisa del lattante, chiamata anche «morte in culla», che può colpire i bambini nel primo anno di vita.
La tragedia si è verificata intorno alle due. I genitori - Gheorghe e Lucia, rispettivamente di 25 e 21 anni, entrambi di origine romena - hanno raccontato di essersi alzati per la poppata e di aver trovato la piccina già priva di sensi. Subito hanno chiamato il 118, ma i soccorsi, che hanno portato la piccolina allospedale Sacco, sono stati inutili perché è stato accertato che la bambina era già deceduta. In base alle prime analisi del medico legale, la neonata ha avuto un arresto cardiaco. Proseguono gli accertamenti per verificare se fosse denutrita o vivesse in condizioni non idonee alletà, ma le indagini non sembrano per ora orientarsi in questa direzione.
I primi accertamenti della polizia (nel campo è giunta la polizia scientifica, ndr) e del medico legale sembrano portare gli inquirenti solo nella direzione di una possibile «morte bianca». Tuttavia la Procura di Milano ha disposto lautopsia sul cadavere della bambina e ha aperto un fascicolo dindagine «modello 45», senza iscritti nel registro degli indagati. Lo stesso insediamento, già lo scorso 8 marzo, era stato danneggiato da un incendio di origini dolose.
«Questa triste notizia - ha fatto sapere ieri mattina in una nota, nella quale porge alla famiglia il cordoglio di Palazzo Marino, lassessore comunale alla Sicurezza Guido Manca - ci sprona nellopera di messa in sicurezza e ristrutturazione del campo già avviata nei mesi scorsi con lintento di andare incontro alle esigenze sia dei rom che dei cittadini residenti nella zona».
«La posizione del Comune è stata sempre chiara: nel campo ristrutturato potranno trovare posto solo 290 persone in totale che poi sono quelle che avevano l'autorizzazione già dal 2001.
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