Musei, 90 volontari per tenerli aperti

Mancano 45 custodi: a giugno arrivano i primi rinforzi. Boom dell’arte a Milano, visitatori cresciuti del 30% in un solo anno

Il boom dell’arte fa felice Palazzo Marino, ma ne mette in crisi l’organizzazione. L’aumento vertiginoso di mostre e visitatori nella gestione Sgarbi, unito al divieto di assumere nuovo personale stabilito dalle ultime leggi Finanziarie, rende la coperta sempre più corta. Con un buco di personale che al momento l’assessorato alla Cultura stima in almeno 45 addetti. E allora Palazzo Marino chiede aiuto ai volontari del servizio civile per riuscire a tenere aperte le esposizioni, le sale dei musei comunali e quelle del castello Sforzesco. In trenta arriveranno già a giugno, ma alla fine saranno almeno novanta i giovani impiegati per coprire i buchi nell’organico di mostre, musei e biblioteche. Per permettere agli studenti di usufruire delle strutture anche negli orari serali. «Una città che ha vinto l’Expo - assicura l’assessore alla Cultura Vittorio Sgarbi - non può essere vulnerabile su un aspetto così importante sul piano simbolico come lo è la piena apertura dei musei. Il servizio civile viene così incontro a una necessità etica della città».
«Il servizio civile - spiega il vicesindaco Riccardo De Corato - costituisce un’occasione di crescita personale per i giovani che possono rendersi utili per la società e fare qualcosa per gli altri. Ed è al contempo un validissimo strumento per educare alla cittadinanza attiva». Il Comune dispone al momento di 980 sedi locali per lo svolgimento di progetti di servizio civile che la legge del marzo 2001 ha reso su base volontaria. I primi progetti, annuncia De Corato, partiranno prima dell’estate e coinvolgeranno un centinaio di giovani che verranno ospitati nelle sedi comunali. Tra le aree a cui i volontari potranno accedere ci sono l’assistenza, la solidarietà, la protezione civile e l’ambiente.
Oltre quindi, all’educazione e alla promozione culturale. I custodi museali sono attualmente 265 e coprono turni su ventiquattr’ore in più di venti istituzioni. Contemporaneamente nello scorso anno a Milano si è passati dalle 18 mostre del 2006 alle 39 del 2007. I visitatori sono passati dai 381.360 dell’anno precedente ai 550.832 del 2007 con un incremento del 30 per cento. In luglio e agosto 2007 invece delle due solo mostre fotografiche del 2006 sono state tenute contemporaneamente aperte 14 mostre. Dalle 60 serate speciali si è passati alle 131 del 2007. L’orario di apertura delle mostre è stato uniformato in tutte le sedi espositive e ampliato sino alle 19,30 ogni sera salvo il giovedì quando è spostata alle 22,30 e la chiusura del lunedì. I metri quadrati di esposizioni sono saliti a 8.334. Stabili, invece, i visitatori dei musei fermi a quota 975mila ai quali vanno però aggiunti quelli che hanno partecipato alle 704 iniziative culturali organizzate nel 2007 dai musei.

Cifre, spiega una relazione dell’assessorato, alla chiusura temporanea di alcune sale. Chiusure parziali e temporanee, si aggiunge, per carenze di personale che «affligge diversi grandi musei europei, compreso il Louvre».

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