Musei, il Vittoriale privatizzato aumenta i visitatori e scommette sul rilancio

Il presidente dell'ente, Giordano Bruno Guerri, traccia il primo positivo bilancio della sua gestione e annuncia nuove iniziative: un nuovo museo nella residenza gardesana di D'Annunzio, nuove acquisizioni di documenti e l'apertura di una sede a Venezia, nella Casetta Rossa

Aumento dei visitatori, acquisto di ulteriori documenti e creazione di un nuovo museo. Questi gli obiettivi raggiunti dal Vittoriale degli Italiani, la cittadella costruita a Gardone Riviera (in provincia di Brescia) sulle rive del lago di Garda dal poeta Gabriele D'Annunzio dal 1921 al 1938. Un obiettivo raggiunto, secondo il suo presidente Giordano Bruno Guerri, grazie alla privatizzazione dell'ente.
«Proprio oggi - spiega Guerri - si riunirà il Consiglio di Amministrazione per approvare il nuovo statuto e decretare la definitiva trasformazione della casa di Gabriele d'Annunzio da Fondazione di diritto pubblico a fondazione di diritto privato. Il nuovo Statuto - prosegue il presidente - ha già ricevuto le necessarie approvazioni del ministero dei Beni Culturali e del prefetto di Brescia».
«È il primo risultato di un percorso richiesto alla fine degli Anni Novanta dal governo, e che soltanto il Vittoriale ha portato a termine. «Privatizzare - afferma Guerri - non significa che il Vittoriale potrà essere trasformato in un campo da golf o in un albergo di lusso, ma semplicemente che su undici membri del nuovo CdA, tre saranno privati - fondazioni o individui - determinati a portare un contributo di energie, idee e finanziamenti».
I risultati sono già evidenti. «Per esempio - continua il presidente del Vittoriale - la Fondazione Cab (Credito Agrario Bresciano) ha dato un contributo notevole per l'acquisto di importanti documenti e per la creazione del nuovo museo "D'Annunzio segreto", che dallo scorso ottobre a oggi ha contribuito ad aumentare i visitatori del 19 per cento, rendendo il bilancio dell'anno il migliore nella storia del Vittoriale. Quanto ai visitatori, dopo la perdita di 60.000 unità dal 2000 al 2008, nell'ultimo biennio si sono incrementati di 20.000 unità».
L'obbiettivo per i prossimi cinque anni è portarli a 300.000. «Quasi un raddoppio - prosegue Guerri - grazie all'apertura di nuovi musei, a una comunicazione efficace e a una migliore definizione dell'immagine storica di d'Annunzio». Inoltre, questa estate è prevista una importante acquisizione: «riceveremo un importantissimo fondo di fascinosi cimeli dannunziani, finora sconosciuti e di grande valore storico-economico». Non solo. «È stato individuato il più importante fondo di autografi dannunziani esistente al di fuori del Vittoriale - sottolinea - fra cui i manoscritti dell'Alcione e dell'Innocente e quasi mille lettere a Barbara Leoni. Sono a disposizione anche una importantissima raccolta di documenti e oggetti appartenuti a Eleonora Duse e i mobili della villa versiliana del poeta».
Ma l'acquisto più ambito e costoso, che permetterebbe al Vittoriale di aprire una sede distaccata sul Canal Grande, è un altro: «Si tratta - spiega Giordano Bruno Guerri - della Casetta Rossa, a Venezia, dove il poeta visse durante la Prima guerra mondiale nelle pause dei combattimenti».
Queste disponibilità sono state rese possibili, secondo il presidente del Vittoriale, dal rinnovato interesse intorno al museo, trasformato negli ultimi due anni - da museo e mausoleo - nel «libro di pietre vive» che voleva d'Annunzio. Per esempio con l'apertura del museo «Omaggio a d'Annunzio», con donazioni o prestiti di importanti artisti contemporanei: Paladino, Ontani, Schmidlin, Meese, Riva e molto altro. Domani, nel corso di una cerimonia per il 73° anniversario della morte del poeta e il centenario del dramma «Le martyre de Sain Sèbastien», al Vittoriale verrà inaugurata una scultura in bronzo, alta due metri e raffigurante il santo, donata dal maestro Ettore Greco.
Verrà arricchito anche il parco del Vittoriale, «che nel 2010 - rileva con orgoglio il presidente - è entrato per la prima volta nella classifica dei dieci più bei parchi d'Italia». D'Annunzio amava i cipressi, erano 781 al momento della sua morte, ma dal 1938 a oggi 20 sono caduti o sono stati abbattuti per vecchiaia o malattia. «Ritengo che i cipressi facciano parte del patrimonio, non solo naturale, ma anche artistico e storico del Vittoriale e ho deciso di ripiantarli», dice Guerri.
Altra cerimonia prevista per domani sarà un alzabandiera dei vessilli di Gardone Riviera e di Pescara, alla presenza del sottosegretario agli Esteri Alfredo Mantica e dei due sindaci Andrea Cipani e Luigi Albore Mascia. Per cementare l'amicizia fra le due città, infatti, Giordano Bruno Guerri è stato nominato da poco direttore artistico del D'annunzio Festival di Pescara, luogo natale del poeta. Verrà anche annunciata la nascita della Fondazione Gemellaggi Dannunziani, che comprende già trenta località. Tutte le cerimonie della giornata verranno salutate dai tradizionali 11 colpi di cannone esplosi dalla nave Puglia e dal volo di due biplani.
A queste iniziative se ne aggiungeranno altre. Il 7 marzo con la rivista «Reflex», si darà il via a «Il diritto di interpretare la bellezza», ovvero dare la possibilità di fotografare nei musei, impedita da una disposizione risalente ai tempi dei lampi al magnesio: 12 fotografi, dilettanti selezionati per qualità, potranno liberamente fotografare nella Prioria, e l'opera migliore verrà esposta nell'Omaggio a d'Annunzio.
Il 6 maggio, inoltre, si svolgerà la giornata «Il Vittoriale tra passato e futuro», con un importante convegno dei massimi studiosi su «D'Annunzio e il Medioevo» e la firma di un accordo con Ris dei Carabinieri e l'Università di Cagliari.

Per concludere il 2 luglio, avrà inizio la tradizionale stagione teatrale estiva denominata «Vittoriale Tener-a-mente». Lo stesso giorno, verrà assegnato per la prima volta il premio «D'Annunzio-Il Vittoriale», che ogni anno omaggerà un importante personaggio della cultura con un'opera di Mimmo Paladino.

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