Musica e colori per celebrare il ’600 e Rembrandt

Si apre domani la rassegna «Voci della città, antichi organi», concerti a ingresso libero fino a ottobre. Fiore all’occhiello, la serata dedicata al grande maestro olandese, il 3 maggio a San Satiro

Pamela Dell’Orto

Un concerto «polisensoriale» fra musica e colore per inaugurare una mostra su Rembrandt. Occasione per festeggiare il quarto centenario della nascita del grande Maestro olandese del Seicento. Un concerto nella cappella del Fatebenefratelli che potranno ascoltare, una volta al mese (dal primo aprile, alle 16.30) tutti i pazienti dell’ospedale. Una festa per l’arrivo della primavera (il 25 marzo alle 16) in Duomo. I Notturni di Mozart all’abbazia di Chiaravalle (il 14 maggio alle 16), e un evento fra arte e musica alla Certosa di Garegnano (il 28 alle 21).
Gli antichi organi custoditi in chiese e palazzi milanesi - uno dei più antichi, quello della cappella del Fatebenefratelli, datato 1253 - fanno finalmente sentire la loro voce. Grazie alla rassegna Le voci della città - Antichi organi un patrimonio per Milano, che si aprirà domani alla basilica di San Vincenzo in Prato (piazzetta Beria di Argentine, alle 17). Serate e pomeriggi a ingresso gratuito - fino a esaurimento posti (eccetto quella di mercoledì a Palazzo Marino, unica data a inviti, «ma solo per motivi di spazio»).
Fiore all’occhiello della manifestazione, il concerto «polisensoriale» del 3 maggio (via Torino 17/19, alle 20) nella splendida chiesa di Santa Maria presso San Satiro. Si intitola Chiaroscuro e non è un caso perché l'organista olandese Aart Bergwerff suonerà pezzi antichi e moderni per introdurre lo spettatore nel magico mondo di Rembrandt. Lo stesso giorno, infatti, si potrà anche visitare la mostra dedicata al grande pittore allestita alla Pinacoteca Ambrosiana. Dal 3 maggio al 3 settembre (piazza Pio XI 2, da martedì a domenica, dalle 10 alle 17.30, biglietto 7,50 euro) si potranno vedere le incisioni del Maestro (ma si può anche vedere la famosissima Ultima cena di Emmaus del Tiziano arrivata dal Louvre: resterà nelle sale della pinacoteca fino a novembre). Una mostra «intelligente» quella che l’Ambrosiana dedica a Rembrandt, perché ogni incisione del Maestro olandese avrà una didascalia «per guidare il visitatore nel lungo percorso». Il concerto del 3 maggio - in cui tra l’altro il musicista suonerà entrambi gli organi antichi della chiesa - assicura l’altro direttore artistico, Giulio Mercati, «sarà un perfetto esempio di sinestesia, in grado di coinvolgere vista e udito».
Le voci della città propone un cartellone molto nutrito e musicisti di primo piano (info allo 02-39104149, info@levocidellacitta.org) coordinati dall’omonima associazione in collaborazione con l’assessorato Grandi eventi del Comune, il consolato olandese, il Touring Club italiano, la Curia arcivescovile.
Una manifestazione che lo scorso anno ha attirato diecimila persone. E non solo milanesi, perché, come spiega Matteo Galli, organista e direttore artistico della kermesse, «catturiamo i turisti che sono già a Milano con un’attenta comunicazione negli hotel. E l’iniziativa, che quest’anno è arrivata alla sesta edizione, piace moltissimo. Anche ai giovani». Prossimo obiettivo: conquistare anche un pubblico internazionale, «e creare la consuetudine del weekend d’arte, che a Milano non esiste ancora». Una rassegna, questa, pensata per aprire al pubblico alcuni dei tesori più nascosti di Milano.

Ma anche e soprattutto per coinvolgere gli spettatori in nuove esperienze spirituali: da non perdere la serata di musica e lettere per celebrare il 450esimo anniversario della morte di Sant’Ignazio di Loyola nella chiesa di San Fedele (il 24 ottobre).

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