Musica nei cieli Via ai concerti nelle chiese lombarde

Il compositore Ludovico Einaudi si esibirà il 16, il 17 e il 18 mescolando le note mistiche islamiche con l’elettronica. Fra gli artisti anche Enzo Avitabile e diversi gruppi gospel

Ferruccio Gattuso

Se qui giù, sulla Terra, è difficile (anche se non impossibile) incontrarsi in un dialogo che faccia della cultura, delle tradizioni e dell'arte uno spazio simbolico dove comprendersi, lassù, con l'aiuto della musica, l'impresa sembra raggiungibile. Forse è per questo, forse è anche perché il Natale spinge gli uomini a uno sguardo più comprensivo verso il prossimo, che Musica nei cieli è un evento tradizionalmente fortunato. Giunta alla sua nona edizione, la rassegna di concerti organizzata dalla Provincia nelle chiese di Milano e dei comuni del territorio provinciale non ha ammainato la bandiera che l'ha resa un appuntamento ineludibile della scena culturale lombarda: conoscere, valorizzare e in molti casi riscoprire il patrimonio culturale e religioso della metropoli meneghina e della sua popolosa e ricca provincia. Dall'11 al 23 dicembre, quindi, fino alle porte delle festività natalizie, Musica nei cieli diventa un suggestivo palcoscenico per artisti di tutto il mondo convinti che quello tra sacro e sette note sia un rapporto naturale e privilegiato. Alla presentazione l'assessore alla Cultura Daniela Benelli ha detto: «A dispetto dei dolorosi tagli alla cultura - ha spiegato la Benelli - questa rassegna ha goduto di una partecipazione straordinaria da parte della Provincia e dei comuni coinvolti. Il budget offerto dalla Provincia è stato di 226mila euro, l'anno scorso fu di 137mila euro. Un 40 per cento di budget in più, ma non solo: se lo scorso anno i comuni coinvolti furono 22, questa volta sono 29». La rassegna si estende e porta il suo spirito in località solitamente escluse dai grandi eventi culturali. Un'idea buona solitamente è contagiosa e difatti il curatore del progetto, Titti Santini, ricorda come «Musica nei cieli è diventata un punto di riferimento non solo per altre città italiane, ma in Europa. La scelta degli artisti, italiani e stranieri, spinge al dialogo e ad incuriosire altri artisti». Uno dei grandi protagonisti di questa nona edizione sembra confermare quanto appena detto: «Ho sempre seguito questa rassegna - spiega Ludovico Einaudi, tra i più interessanti compositori italiani, già allievo di Luciano Berio - ne ho tratto voci e produzioni che hanno ispirato la mia opera e la mia ricerca musicale». Einaudi porta un progetto costruito sull'asse Italia-Turchia, intessuto sulle magiche armonie della musica sufi: «Con Mercan Dede (dj e produttore turco) realizzo qualcosa di completamente nuovo - spiega Einaudi -. La musica mistica islamica sufi si contamina con l'elettronica, in un confronto e dialogo tra Occidente e Oriente. Da sempre cerco scambi culturali, ho suonato e studiato con artisti africani, armeni, russi. Mi avvicino con grande rispetto alla musica sufi, la cui ragion d'essere è quella di portare chi suona e chi ascolta a un'estasi, un'ascesa verso la purezza». I concerti di Einaudi alla Musica nei cieli sono nei giorni 16, 17 e 18, rispettivamente al Santuario dell'Annunciazione di Paderno Dugnano, in santa Maria alla Scala in San Fedele a Milano e all'abbazia Santa Maria di Morimondo.

In cartellone, fino al 23 dicembre, artisti come il napoletano Enzo Avitabile («Sacro sud»), il coro del Patriarcato Russo Peresvet, l'ensemble gospel (con chitarra slide, una novità) The Campbell Brothers e tanti altri. Per informazioni tel. 02-7740.6311/6352.

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