"Favole, favole, favole". Vasco attacca i politici: "Vogliono solo il consenso"

Il tour estivo parte da Bologna e il rocker di Zocca non fa sconti a nessuno: “L’Italia non conta niente nel mondo”

"Favole, favole, favole". Vasco attacca i politici: "Vogliono solo il consenso"
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40 mila persone allo Stadio Dall’Ara per il ritorno di Vasco Rossi. L’amato rocker di Zocca percorrerà tutta Italia per un totale di undici date e 450 mila biglietti venduti. La partenza a Bologna ha regalato grandi emozioni ai fan del Comandante, ma non è mancato il siparietto politico. Sul ritorno di “T’immagini”, brano del 1985 e tra i più amati dai fan, Vasco ha attaccato: “Che ci raccontano in televisione? Invece la Meloni cosa racconta?”. Lo stadio risponde: favole, favole, favole. Ma nel mirino del Kom non è finito solo il primo ministro (come qualcuno vorrebbe fare credere). "E Berlusconi, ormai da cinquant'anni? E Salvini cosa racconta? Favole, favole, favole.... E i comunisti, e i 5 Stelle?", ha aggiunto il Blasco infiammando i suoi fedelissimi.

Vasco Rossi e le stilettate ai politici

Facile immaginarsi un attacco frontale alla politica dopo le dichiarazioni della “vigilia”. Vasco Rossi non ha risparmiato nessuno, stigmatizzando senza mezzi termini la classe dirigente di oggi: “Da destra a sinistra non salvo nessuno, la musica deve provocare le coscienze e tenerle sveglie”. Diretto e categorico come suo solito, il rocker ha posto l’accento sull’importanza della musica nel provocare e nel coinvolgere:"Bisogna guardare in faccia la realtà. Oggi più che mai la narrazione che c’è nell’aria è una narrazione piuttosto edulcorata. Da chi? Da quelli che vogliono raccontare che va tutto bene per prendere il plauso. Adesso si pensa sempre e solo al consenso, consenso, consenso. Invece i politici dovrebbero preoccuparsi di risolvere i problemi della gente di questo Paese, che ne ha tantissimi".

Il Blasco si è anche soffermato sulle tante parole e sui pochi fatti della politica, ribadendo – in maniera piuttosto edulcorata – di non nutrire interesse per le distinzioni tra destra e sinistra: "Si salva solo Pannella, che non c'è più", ha ammesso. A suo avviso i politici non fanno gli interessi del Paese, ma fanno i loro interessi personali per raggranellare dei voti. Un esempio su tutti, la narrazione di grandeur dell’Italia: “Non è vera: l’Italia non conta niente nel mondo, siamo un Paese piccolissimo, è una grazia se siamo in Europa”.

Come dimostrato in serata, il cantante non ha risparmiato nessuno: dal governo all'opposizione, dalla destra alla sinistra, tutti pensano esclusivamente al consenso. Esternazioni che hanno infiammato i social network e hanno acceso il dibattito, con la truppa di seguaci che ha dato man forte al Comandante, idolatrato come non mai.

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