Un ringraziamento al presidente uscente Corrado Faissola per il modo in cui ha agevolato, con il ritiro della sua candidatura, un avvicendamento senza traumi alla guida dellAbi; e un elogio del «Lodo Patuelli», la proposta di cambiamento dello statuto avanzata dal futuro vicepresidente (e che prevede quattro anni di presidenza alternati tra i banchieri «piccoli» e i «grandi») che ha evitato in questo momento difficile per le banche e leconomia spaccature in seno allassociazione: Giuseppe Mussari si è chiuso nel silenzio dopo la designazione ufficiale al vertice dellAbi. Ma secondo le indiscrezioni filtrate dalla riunione del comitato esecutivo di ieri, sono stati questi i due passaggi più importanti dellintervento del presidente di Mps nel corso della riunione comitato esecutivo dellAbi che lo ha proposto alla guida dellassociazione.
Così linvestitura «per acclamazione» di Giuseppe Mussari suggella la ritrovata armonia allinterno dellassociazione bancaria italiana e chiude definitivamente la divisione tra grandi e piccole banche emersa nella fase di predisposizione delle candidature. Ora il nome di Mussari sarà sottoposto al consiglio direttivo che uscirà dallassemblea del prossimo 15 luglio, e che si riunirà per la prima volta il giorno 28: sarà quella loccasione in cui il presidente esprimerà ufficialmente i contorni del proprio programma.
Come previsto, lindicazione del nuovo presidente è arrivata dopo che il comitato dei saggi ha «preso atto dellintervenuta indisponibilità» di Corrado Faissola e ha proposto allesecutivo Mussari «quale candidato per il biennio 2010-2012». È stato lo stesso Faissola, al quale sono andati «i più sentiti ringraziamenti» dellesecutivo, a informare delle decisioni e, con un inciso non presente nel testo del comunicato dellAbi, a dare conto dell «acclamazione» raccolta da Mussari.
La decisione e le sue modalità sanciscono la ricomposizione delle divisioni che avevano portato per alcuni mesi a una corsa a due tra Mussari, supportato dai grandi istituti, e Faissola, sostenuto dalle banche popolari e cooperative.
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