«Fuori dalla logica dei partiti e dalle regole del Manuale Cencelli, con candidati indipendenti e competenti», così il senatore Enrico Musso tratteggia i contorni della sua discesa ufficiale in campo per le elezioni amministrative genovesi del 2012. Si mette a capo di una lista civica denominata «Enrico Musso sindaco» con il simbolo che richiama quello della Fondazione Oltremare da anni al lavora per preparare lappuntamento atteso dai sostenitori del professore universitario dal 27 maggio 2007, giorno in cui il sogno di un sindaco di centrodestra per Genova svanì di un soffio. Di acqua sotto i ponti ne è passata in quattro anni, tanto che oggi Musso si ritrova a correre per proprio conto lanciando una candidatura in totale autonomia e promettendo che sarà presente con un nome per la Provincia e candidati in tutti i Municipi della città: «Siamo in un periodo nel quale la politica non dà certezze e tantomeno speranze - spiega il candidato -. Noi siamo una lista civica, non accediamo al finanziamento pubblico ai partiti ma ci auto-finanziamo e le scelte che faremo rispetto alla squadra assessorile sarà fatta in base alle competenze dei singoli».
Alcuni sondaggi commissionati nelle scorse settimane dal Pd indicano la candidatura di Enrico Musso attestata intorno al 22-25 per cento, ma il quadro cambia in caso di ballottaggio contro il sindaco uscente Marta Vincenzi che vedrebbe i genovesi premiare il primo. Questo sta portando Enrico Musso a non sottovalutare niente e tentare di riallacciare i rapporti con Pdl e Lega Nord oltre agli accordi che sembrano già essere definiti con Fli, Udc e Alleanza di Centro: «Sono pronto a dialogare con tutti nel centrodestra come nel centrosinistra, perché il confronto non si nega a nessuno - analizza -. IA Genova la sinistra ha favorito un certo malgoverno della città e quindi è difficile che si possano stabilire ipotesi di alleanza. Diverso è il discorso con la destra perché si richiama a principi liberali che sono i miei e la sento più vicina al mio impegno politico». Musso ricorda il miracolo sfiorato nel 2007 e apre al Popolo della Libertà ringraziando il Pdl e il suo leader Silvio Berlusconi «che hanno creduto in me e mi hanno valorizzato politicamente con la candidatura al Senato» e persino una posizione decisa contro la Moschea al Lagaccio: «Sono per la libertà di culto ma ci devono essere delle certezze per la sicurezza dei cittadini. Il Lagaccio è una scelta infelice e poi, la struttura, se la paghi chi la costruisce».
Se su un piano Musso pensa alle possibili alleanze, dallaltro cerca di mettere su una squadra allaltezza basata anche su alcuni consiglieri comunali uscenti. Confermata la presenza di Emanuele Basso e Giuseppe Murolo che già oggi nella sala rossa di palazzo Tursi siedono nello stesso gruppo del loro candidato sindaco, ci saranno a breve nuovi innesti («Abbiamo diversi discorsi aperti con consiglieri di entrambe le provenienze politiche, è tutto in divenire») e si conta già su un centinaio di persone che hanno dato la loro adesione per essere messi nelle liste.
Da oggi la campagna elettorale prende ufficialmente il via con il nuovo sito mussosindaco.
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