Cronaca locale

Da Napoleone a Marinetti, tour per case celebri

Magari ci passiamo davanti tutti i giorni e non ce ne accorgiamo neanche. Camminiamo vicino ad antichi palazzi, più o meno sontuosi o «sgarrupati» e non abbiamo mai fatto caso alla targa affissa al muro che indica che quella è stata la casa in cui ha vissuto Mazzini, Montanelli o Berchet. Ce ne sono moltissime nascoste nel centro di Milano a partire dalla più celebre, la casa di Alessandro Manzoni che oggi è diventata un museo. Si trova in via Morone 1, tra La Scala e via Montenapoleone dove lo scrittore visse con la famiglia dal 1814 fino alla morte, nel 1873, e che divenne uno dei ritrovi intellettuali più accreditati della città. Fra i sodali, Tommaso Grossi, Antonio Rosmini, Luigi Rossari.
Spostandosi in via Manzoni è possibile soffermarsi ad ammirare il sontuoso Grand Hotel et De Milan dove visse per ben 27 anni il celebre compositore italiano Giuseppe Verdi. Nella sua camera, oggi la Royal Suite «Verdi», creò alcune delle sue più note ed apprezzate opere liriche. Proprio in quell’appartamento morì nel 1872 all’età di 87 anni. A pochi passi di distanza, invece, in via Bigli 15, si trova la casa dove Eugenio Montale visse tra il 1896 e 1981. In quell’appartamento il poeta costruì un intero mondo di «trasognata solitudine». Bisogna spostarsi in zona Brera per raggiungere la casa di Dino Buzzati, in piazza San Marco 2. Qui il giornalista e scrittore trascorse le sue giornate di lavoro dal 1928 al 1971. Si trova dietro piazza San Babila, la dimora di Giovanni Berchet: in via Cino del Duca il poeta nacque nel 1783 da una famiglia di origine savoiarda. Sempre in zona, in via Durini 20, ecco la casa di Arturo Toscanini. Qui visse la famiglia del famoso direttore d’orchestra e fu residenza di Toscanini che vi abitò, con lunghi periodi di assenza, dal 1909 al 1957. È opera del XVII secolo, ed è piacevole osservare la sua facciata esterna per l’elegante parapetto in ferro battuto del balcone centrale, retto da un portale. Qualche passo più in là si raggiunge la via Senato, dove al numero 2 visse nei primi anni del ’900 Filippo Tommaso Marinetti. È proprio in questo appartamento che nel 1905 il padre del futurismo italiano scrisse il famoso Manifesto futurista. La zona di Porta Venezia, poi, è ricca di antiche dimore celebri: in via Castel Morrone 7, infatti, abito per tre anni dal 1907 il pittore Umberto Boccioni, dove dipinse La madre, La città che sale e un Autoritratto, mentre in Corso Venezia, al civico 16 si trova il palazzo in cui alloggiò Napoleone Bonaparte la prima volta che entrò a Milano con l'esercito nel 1796. Per vedere la casa di Francesco Petrarca, infine, bisogna trasferirsi in zona Sant’Ambrogio. In via Lanzone 53, proprio davanti alla Basilica, si trova la casa in cui visse il poeta dal 1353 al 1357. Ma non è finita qui.

Cercando e ricercando, sparpagliate qua e là, ci sono anche le case di Leo Longanesi, Lucio Fontana, Caravaggio, Cesare Beccaria e altri ancora.

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