Napoli Parcheggi abusivi: ora il calciatore è diventato più importante del boss

Napoli è pazza per il calcio, ma a volte l’eccessivo ardore per i campioni raggiunge degli eccessi, com’è accaduto domenica sera sul Lungomare. Un parcheggiatore abusivo di turno per evitare che i vigili urbani elevassero una multa al proprietario di un’auto, ha dichiarato che il veicolo apparteneva a un potente boss. Egli credeva che bastasse la parola. E invece la parola non è bastata. Forse di boss ce ne stanno troppi in giro e poi il Comune ha bisogno di soldi. Fatto sta che i tutori della legge non si sono scomposti a quella rivelazione, facendo il proprio dovere. Successivamente, si è appurato che l’auto non era di proprietà di un camorrista bensì di un giocatore del Napoli, il centrocampista algerino Yebda. Il nostro parcheggiatore sapeva benissimo a chi apparteneva quell'auto, ma ha voluto cavare dai guai uno degli eroi di questo straordinario Napoli, ricorrendo al «salvacondotto» del boss. Ciò la dice lunga sulla realtà che Napoli sta vivendo in questi giorni.

Nella «classifica di gradimento» dei nostri posteggiatori, i calciatori del Napoli vengono al primo posto, scavalcando i camorristi. Aver per cliente un famoso calciatore è motivo di orgoglio; avere un camorrista, garanzia di protezione.

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