Cronaca locale

Il Consiglio di Stato fa ripartire il "concorsone"

Il governatore De Luca: "Arriveremo all'obiettivo di dare lavoro a 10mila giovani". Forza Italia lo incalza: "Abbia il coraggio di fermare tutto"

Il Consiglio di Stato fa ripartire il "concorsone"

Il Consiglio di Stato accoglie il ricorso di Regione e Formez, annullata l’ordinanza del tribunale amministrativo regionale che aveva disposto la sospensione delle procedure del cosiddetto “concorsone” in Campania. La notizia è arrivata nella serata di venerdì. Il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, aveva esultato alla notizia e aveva espresso in una nota, affidata anche alle sue piattaforme social, la sua soddisfazione per la decisione dei giudici.

Il governatore della Campania aveva detto: “Informiamo le migliaia di giovani che hanno partecipato al concorso della Regione Campania che il Consiglio di Stato ha annullato la sospensiva del Tar Campania. Dunque il concorso andrà avanti sino alla sua conclusione”. Quindi De Luca aveva aggiunto: “Arriveremo, come ci siamo impegnati a fare con grande tenacia e determinazione, all’obiettivo finale che ci siamo prefissati: dare un lavoro stabile a diecimila giovani diplomati e laureati della nostra regione, con il primo blocco di circa tremila giovani già entro il mese di marzo di quest’anno”.

Il presidente della Regione Campania aveva confermato che, per la sua amministrazione, si è trattato di “Un obiettivo straordinario che cambierà la vita a migliaia di ragazzi e ragazze e che ci aiuterà a bloccare il flusso di emigrazione dalla Campania verso il resto d’Italia e del mondo, e che ci auguriamo diventi un modello per un Piano per il lavoro per tutto il Sud e per l’Italia”. Infine, De Luca ha annunciato: “Nel frattempo è già partito un altro concorso per 650 posti nei centri per l’impiego”.

Se Vincenzo De Luca esulta, Forza Italia lo incalza. E in una nota, il capogruppo regionale del partito azzurro, Armando Cesaro, ha spiegato: “De Luca dimostri coraggio, prenda atto del disastro targato Formez, annulli il concorsone e fughi qualsiasi ombra dal campo di chi lo associa ad un colossale spot elettorale". Quindi ha spiegato: “la politica deve sapersi assumere le proprie responsabilità, evitare di dover sempre cedere il passo alla magistratura amministrativa, tanto più che, anche in virtù del dispositivo del Consiglio di Stato che riconosce ai candidati ricorsisti esclusi il diritto di partecipare alle selezioni, tutto lascia presupporre che ad ottobre il Tar annulli definitivamente tutte le procedure". E inoltre: “Non ha senso far continuare a sostenere le prove per poi arrivare a un nulla di fatto buttando all'aria l'opportunità di un futuro per migliaia di giovani". Quindi la conclusione di Cesaro: “Ribadiamo, De Luca abbia il coraggio di fermare le macchine, di ricominciare tutto daccapo e, soprattutto, di sanzionare pesantemente un ente di formazione che nella migliore delle ipotesi ha dimostrato la più assoluta inadeguatezza e incapacità organizzativa".

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