Coronavirus, caso sospetto in città: ricoverata al Cotugno donna dello Sri Lanka

Il caso, con il passare delle ore, sembra sgonfiarsi. Lo stesso Ministero della Salute ha fatto sapere che si tratterebbe di normale influenza

Coronavirus, caso sospetto in città: ricoverata al Cotugno donna dello Sri Lanka

È allarme a Napoli per un caso sospetto di coronavirus. Nella tarda serata di ieri è stata ricoverata all’ospedale Cotugno un’anziana donna di 63 anni originaria dello Sri Lanka, con febbre alta e gravi problemi di respirazione. La straniera è stata isolata e sottoposta immediatamente ad accertamenti, per capire se sia stata colpita dal virus cinese o da semplice influenza. La 63enne era ritornata una settimana fa da un viaggio in Sri Lanka e nei giorni scorsi ha cominciato ad avvertire i primi sintomi. Quando si sono aggravati i problemi respiratori, i familiari hanno deciso di rivolgersi ai sanitari del 118, che hanno provveduto a trasferire la donna in ospedale. Con il passare delle ore il caso sembra sgonfiarsi. Lo stesso Ministero della Salute ha fatto sapere che si tratterebbe di normale influenza.

Napoli, in ogni caso, si è attivata nel processo di prevenzione e controllo del coronavirus cinese. In particolare, l’Azienda ospedaliera specialistica dei Colli farà da riferimento per tutte le strutture presenti in Campania. Il Monaldi e il Cotugno, con i loro laboratori altamente specializzati per la tipizzazione dei microrganismi, sono in attesa di ricevere i kit per la diagnosi del virus. “Entro pochi giorni – afferma infatti Luigi Atripaldi, responsabile del laboratorio del Monaldi – dal ministero della Salute arriveranno i kit per la diagnosi precoce del microrganismo su base molecolare. In ogni caso sospetto bisognerà cercare il virus e nel caso di riscontro positivo mettere in atto specifici percorsi per il ricovero in isolamento”.

L’ospedale Cotugno si è attrezzato per far fronte al virus con due stanze di isolamento, che possono essere già usate in caso di contagio reale o sospetto. “Al Cotugno abbiamo due camere a pressione negativa – continua Atripaldi – realizzate nel 2003 durante l’allarme per la Sars e poi negli anni adeguate e funzionali anche ad eventuali casi di ebola. Finora sono state utilizzate solo in alcuni casi sospetti e per la tubercolosi”.

Il coronavirus è un genere di virus a Rna che fa parte, insieme al genere analogo torovirus, della famiglia Coronaviridae, ordine Nidovirales. I coronavirus sono stati scoperti negli anni '60 dalle cavità nasali dei pazienti con raffreddore comune. Questi virus furono successivamente chiamati coronavirus umano 229E e coronavirus umano OC43. Sono stati identificati altri due membri di questa famiglia (HCoV NL63 nel 2004 e HKU1 nel 2005) e sono stati coinvolti in infezioni del tratto respiratorio più gravi. Il 31 dicembre 2019 è stato segnalato un nuovo ceppo di questo virus a Wuhan, in Cina. Entro il 24 gennaio 2020 sono stati segnalati 39 decessi e oltre 900 casi confermati.

Il ceppo di Wuhan è stato identificato come un nuovo / nuovo ceppo di β CoV dal gruppo 2B con una somiglianza genetica del 70% circa rispetto al SARS-CoV, il nuovo ceppo è stato nominato 2019-nCoV dall'OMS. Si sospetta che il virus abbia avuto origine da serpenti.

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