Documenti falsi per comprare smartphone, presi

In quattro finiscono ai domiciliari a Napoli. Uno degli indagati aveva quasi 400 schede magnetiche e documenti falsi

Documenti falsi per comprare smartphone, presi

Acquistano Iphone a rate utilizzando falsi documenti di riconoscimento, in quattro finiscono ai domiciliari a Napoli. Si tratta di due uomini del posto, un 26enne e un 55enne, di una donna 44enne di Torre del Greco e di un 66enne di Messina.

A pizzicarli sono stati gli agenti della polizia di Stato in servizio presso il commissariato di San Giovanni-Barra, nella periferia del capoluogo campano. Era da qualche tempo che erano finiti nel mirino degli investigatori e nel pomeriggio di mercoledì scorso li hanno scoperti durante l’ennesimo “acquisto”. Le modalità erano sempre le stesse. Compravano gli smartphone e, per ottenere la rateizzazione del costo, esibivano documenti falsi. Una truffa, secondo gli agenti, in piena regola.

Così sono scattati gli arresti e le perquisizioni. Nell’abitazione del 26enne napoletano è stato rinvenuto un autentico bazar del falso. C’erano 56 schede microchippate, dotate di banda magnetica e pronte alla contraffazione, una tessera bancomat e una di Poste Pay, oltre alla somma di 1320 euro in contanti. In auto, inoltre, il giovane aveva altre cento schede e tre pen drive. Ma non basta, perché i controlli sono stati estesi all’abitazione dei suoi genitori e lì gli investigatori hanno trovato altre schede, ben 244, una tessera sanitaria falsa, un’altra carta Poste Pay senza codice identificativo e un personal computer portatile.

Tutto è stato posto sotto sequestro mentre per i quattro indagati sono scattati gli arresti

domiciliari. Rispondono, a vario titolo e in differenti posizioni, delle ipotesi di reato di concorso in truffa, ricettazione, sostituzione di persona e utilizzo di documenti di riconoscimento falsi.

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