Cronaca locale

Marocchino tenta di strangolare la compagna e ferisce alcuni vigili urbani

Motivo dell’alterco la decisione della donna di registrare la bambina con il suo cognome

Marocchino tenta di strangolare la compagna e ferisce alcuni vigili urbani

Ha prima provato a strangolare la compagna e poi ha ferito gli agenti della polizia municipale che cercavano di difendere la donna. L’episodio è accaduto ad Acerra, nel Napoletano, dove un 21enne di origini marocchine, all’interno degli uffici comunali, ha cominciato a litigare violentemente con la madre della sua seconda figlia. Motivo dell’alterco la decisione della compagna di registrare la bambina con il suo cognome, un intendimento che ha mandato su tutte le furie il giovane straniero, che abita in Calabria.

Già il primogenito era stato registrato dalla madre e l’uomo pensava che questa volta avrebbe potuto dare alla piccola appena nata il suo cognome. La rissa è degenerata e a rimetterci sono stati anche alcuni agenti della polizia municipale che, sentito il frastuono, si sono precipitati nell’ufficio anagrafe per separare la coppia. Il marocchino si è scagliato contro di loro, fino a ferirli. A quel punto sono scattate le manette per l’immigrato, con le accuse di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni e minacce.

Altri vigili napoletani hanno subito una folle aggressione in piazza Principe Umberto a Napoli. Un uomo armato di coltello, per sottrarsi ad un controllo dei caschi bianchi, si è scagliato come una furia contro diversi agenti municipali provando a colpirli con fendenti, per fortuna andati a vuoto. Il grave atto di violenza è accaduto nel corso il servizio disposto per la prevenzione della vendita ambulante abusiva tra le strade della città partenopea. Un uomo, del quale non sono ancora state diffuse le generalità, si è avvicinato a tre agenti della polizia municipale dell’Unità operativa San Lorenzo e li ha minacciati di morte. Il soggetto, particolarmente nervoso, dopo questo primo scontro verbale ha messo da parte le parole ed è passato all’azione.

Alcuni mesi fa, invece, a Salerno, una banale lite coniugale poteva sfociare in tragedia. Da un’accesa discussione si è passati ai fatti e un uomo di 75 anni, accecato dalla rabbia, ha tentato di strangolare la moglie 73enne con un filo elettrico. Solo la prontezza di riflessi del nipotino della coppia ha evitato il peggio. Il ragazzino ha chiamato i carabinieri che, giunti sul posto, hanno arrestato l’aggressore.

Il bambino era al piano di sopra quando i nonni hanno cominciato a litigare. Ha sentito le urla della donna e si è precipitato a vedere cose stesse accadendo. Resosi conto della gravità del momento ha chiamato il 112. Quando i militari sono arrivati nell’abitazione degli anziani coniugi, il marito, convinto di avere ammazzato la compagna, ha provato a suicidarsi lanciandosi dal balcone, ma è stato bloccato dai carabinieri.

In attesa che arrivassero i soccorsi del 118, i rappresentanti delle forze dell’ordine hanno praticato il massaggio cardiaco e la respirazione bocca a bocca alla donna, salvandole la vita. La 73enne è stata, poi, trasferita nell’ospedale san Francesco d’Assisi di Oliveto Citra. Il marito, invece, è stato rinchiuso nel carcere di Fuorni.

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