Cronaca locale

Nuovo assalto armato in un ristorante: nel Napoletano terrore senza fine

Il raid è avvenuto in un ristorante di San Sebastiano al Vesuvio. I malviventi avevano messo nel mirino un noto imprenditore della zona

Nuovo assalto armato in un ristorante: nel Napoletano terrore senza fine

Quello degli assalti armati all‘interno di ristoranti nel Napoletano pare stia divenendo una grave e sconcertante abitudine. Questa volta i banditi hanno agito in un locale di San Sebastiano al Vesuvio. Il raid è stato compiuto la scorsa domenica. Come mostrano le immagini catturate dalle telecamere di videosorveglianza a tentare il colpo sono almeno 4 persone che, con il volto coperto e armati, sono giunte sul posto a bordo di due scooter.

Due sono rimasti all’esterno del locale a fare da "palo", mentre gli altri componenti della banda hanno fatto irruzione nel locale. Una volta entrati non si sono fatti scrupolo di puntare le armi verso le persone sedute ai tavoli. Secondo quanto si è appreso, i rapinatori pare non fossero interessati all’incasso avevano un altro preciso obiettivo: il Rolex, del valore di circa 20mila euro, di un imprenditore della zona che in quel momento si trovava nel locale.

Raggiunto l’obiettivo, i malviventi hanno raggiunto di corsa i "colleghi" che li aspettavano sugli scooter e si sono dileguati. Tanta la paura per gli astanti ma per fortuna nessuno è rimasto ferito nel raid.

La fuga dei rapinatori è stata vista anche da alcune persone che stazionavano tranquillamente all’esterno del locale. Le immagini di quanto accaduto sono state diffuse dal consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli. "La gente non può passare neanche una giornata tranquilla con la propria famiglia che deve temere di ritrovarsi una pistola puntata in faccia, magari rivolta anche verso la testa di loro figlio come ad esempio accadde nella pizzeria di Casavatore lo scorso 9 ottobre dove dei malviventi fecero irruzione con fucili a pompa e kalashnikov. Oppure come è accaduto più recentemente al ristorante ‘Punto nave’ di Monterusciello", ha dichiarato l’esponente politico.

Quest’ultimo ha invitato il prefetto ad "attivarsi e studiare un piano anti-crimine che possa fermare questi banditi che agiscono non solo spinti dall’impulso ma anche con programmazione, come dimostra questo ultimo episodio". Borrelli ha evidenziato che "qui anche se non è stata mai dichiarata, c’è una guerra in corso, una guerra non voluta dalla cittadinanza ma portata avanti da criminali e camorristi.

Lo Stato dove assolutamente vincerla".

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