Stangata sulla pizza: colpa dei rincari delle materie prime

Ad incidere sulla decisione dei proprietari dei locali, oltre all’incremento delle spese di gestione, è la crescita del costo delle materie prime

Stangata sulla pizza: colpa dei rincari delle materie prime

Insieme al caffè è l’emblema di Napoli nel mondo. La gustosissima e sfiziosa pizza si è sempre contraddistinta, oltre che per il buon sapore, per il prezzo modico, almeno fino a poco tempo fa. A lanciare l’allarme è stato il quotidiano napoletano Il Mattino, che ha anticipato l’aumento del costo di questa pietanza. La pizza potrebbe a breve costare dai 50 centesimi a un euro in più, ma la vera stangata sarà per chi decide di mangiarla a tavola in uno dei tanti locali presenti in città. Una pizza un po’ più elaborata potrebbe essere pagata anche 10 euro. La tradizionale Margherita arriverebbe a costare anche 6,50 euro. Prezzi fuori mercato a cui i gestori delle pizzerie non potranno sottrarsi.

Ma qual è la causa degli aumenti? Ad incidere, oltre all’incremento delle spese di gestione, è la crescita dei prezzi delle materie prime. I prodotti Doc e Dop come mozzarella di bufala, farina e verdure, ingredienti tipici della pizza sono diventati molto cari sul mercato e i titolari delle 2.400 pizzerie campane sono in difficoltà. Per questo motivo sono costretti a far pagare di più la pizza, anche perché, di base, hanno già subito perdite notevoli con la chiusura dei locali durante i periodi di massime restrizioni anti Covid-19.

Già a ottobre scorso, comunque, era stato anticipato questo incremento dei costi dei generi alimentari nel 2022.

Fiesa Assopanificatori Confesercenti, aveva avvisato dei rincari, complice anche gli aumenti delle bollette di energia elettrica e gas. Al termine dello scorso anno i prezzi al consumo sono cresciuti di circa il 15% e, addirittura, del 30% per quanto riguarda la farina, il pane in cassetta e la pasta integrale.

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