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Napolitano e Berlusconi onorano gli atleti azzurri

Il capo dello Stato ha ricevuto al Quirinale una rappresentanza di atleti italiani che hanno partecipato ai Giochi: "Avete fatto onore all'Italia". Il premier: "Superate Spagna e Francia"

Napolitano e Berlusconi 
onorano gli atleti azzurri

Roma - Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha ricevuto questa mattina al Quirinale una rappresentanza di atleti italiani che hanno partecipato ai giochi olimpici 2008 di Pechino. "L’esperienza coralè dei giochi olimpici di Pechino darà i suoi frutti anche in Cina", ha detto il capo dello Stato ringraziando tutti "nel nome degli italiani per l’impegno e lo slancio con cui avete fatto onore all’Italia".

L'incontro con il capo dello Stato Dopo l’indirizzo di saluto del presidente del Coni, Giovanni Petrucci, e del sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega allo Sport, Rocco Crimi, l’alfiere della squadra italiana, Antonio Rossi, ha riconsegnato al capo dello Stato la bandiera nazionale, firmata dagli atleti vincitori di medaglia olimpica, che gli era stata affidata al momento della partenza per Pechino. Il presidente Napolitano ha, quindi, rivolto ai presenti un indirizzo di saluto, esteso attraverso un collegamento video con Pechino, al Presidente della Federazione Italiana Sport Disabili, Luca Pancalli e agli Alfieri della squadra italiana che da domani saranno impegnati nella XIII edizione dei Giochi Paralimpici. Al termine della cerimonia il Capo dello Stato ha consegnato agli atleti una medaglia raffigurante la vittoria alata.

Il discorso di Napolitano "Grazie a voi tutti, a nome dell’Italia, per l’impegno, la forza di volontà, lo slancio, con cui avete partecipato alle Olimpiadi e avete fatto onore all’Italia". Il capo dello Stato ha ringraziato "tutti gli atleti che si sono spesi e che hanno combattuto con diversa fortuna, gli allenatori, i dirigenti, soprattutto il Coni e il suo presidente e anche le famiglie degli atleti che hanno dato sostegno morale". Un grazie speciale, ovviamente, è indirizzato dal presidente Napolitano "a chi ha portato a casa l’oro o lo ha mancato per un pelo come la Idem; a chi è tornato a casa con l’argento o con il bronzo, con un trofeo individuale o di squadra". Per Napolitano, il medagliere azzurro rappresenta "un bilancio che anche paesi importanti ci invidiano" ma che "ovviamente presenta limiti e ombre o suscita riflessioni e domande, di cui non spetta a me parlare". Il presidente della Repubblica non ha dimenticato di citare gli atleti appartenenti alle forze armate, alle forze di polizia ad ordinamento civile o militare, che "tanto hanno contribuito, assieme alle società sportive e in piena sinergia con il Coni ai nostri successi alle Olimpiadi di Pechino 2008; e che tanto contribuiscono in generale alla valorizzazione dei nostri talenti sportivi e al costante sforzo di preparazione che è necessario". Infine Napolitano ha riservato "una parola affettuosa particolare per le nostre atlete, che hanno garantito e sono state protagoniste di una eccezionale affermazione femminile italiana; specialmente le atlete mamme, che hanno mostrato di saper combinare l’affetto e la cura per i propri figli e per i propri mariti, con la passione e l’abnegazione sportiva".

La gioia di Berlusconi "Siamo molto lieti che l’Italia si sia piazzata nei primi dieci, e anche se non lo possiamo dichiarare ci fa tanto piacere che Francia e Spagna siano state superate". Anche il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha voluto ringraziare gli atleti che hanno vinto a Pechino ricevendoli a Villa Madama. Ringraziandoli per i loro successi il premier non si è risparmiato una battuta sulla competizione vinta con le nostre storiche rivali: "Quando dovevamo scegliere sotto quale dominazione stare - ha scherzato Berlusconi - si diceva 'Francia o Spagna purché se magna'. Ora sono dietro di noi e ci fa davvero piacere". Una giacca argentata della squadra olimpica dell’Italia con sulle spalle la scritta Silvio è stata regalata dal portabandiera Rossi al premier. Il presidente del Coni Petrucci ha, invece, regalato al Cavaliere una targa: "Lei è stato il convinto capitano e sostenitore della squadra italiana dei Giochi olimpici di Pechino". "Le preghiere del presidente del Consiglio contano di più, soprattutto se ha il 67% dei consensi, un record mondiale...", Berlusconi fa una battuta con Petrucci che lo ringrazia per il sostegno ("Grazie per il sostegno e l’affetto che ci ha dimostrato"), mimando con un gesto il segno della preghiera a mani giunte: "Anche le mie preghiere" ha sottolineato Berlusconi.

"Io, felice fra coetanei..." "Sono particolarmente felice, ho seguito con il cuore i vostri exploit e sono felice di trovarmi tra coetanei". Il premier scherza con gli atleti. "Questo è l’unico appuntamento piacevole di oggi, tra i tanti guai che ha un presidente del Consiglio e per questo vi ringrazio". Il premier ha salutato uno per uno i vincitori delle medaglie alle ultime olimpiadi e li ha ringraziati per l’impegno. «Siete campioni, avete portato a casa un titolo nobiliare, un titolo che non ha tempo e che rimarrà ai vostri figli e nipoti. Voi vi siete impegnati e vi auguro di essere campioni anche dopo aver lasciato lo sport".

Il programma del governo Dopo aver promesso agli atleti olimpici che il Governo garantirà loro fondi per i Giochi del 2012, Berlusconi, ha incassato un lungo applauso. Occasione troppo ghiotta per fare una battuta sull’attività di governo. "L’applauso - ha detto il premier - era così convinto perché io sono uno dei pochi politici che mantiene le promesse". Quindi il Cavaliere ha ricordato di aver già mantenuto tutte le promesse che aveva fatto in campagna elettorale, ossia: mandare a casa Prodi, far sparire i comizi e comprare Ronaldinho. "Qualcuno - ha poi aggiunto - mi ha detto ’facci vincere le Olimpiadì. Ma noi non compriamo gli arbitri - ha detto il premier facendo riferimento alle polemiche con i cinesi - e ciò nonostante abbiamo ottenuto ottimi risultati". 

Gli azzurri presenti Erano presenti alla cerimonia il Ministro per le Politiche per i giovani, Giorgia Meloni, il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Gianni Letta, il Presidente della Commissione Istruzione pubblica, beni culturali, ricerca scientifica, spettacolo e sport del Senato della Repubblica, Guido Possa, l’on. Giovanna Melandri, il Segretario Generale del Coni, Raffaele Pagnozzi, i componenti italiani del Cio, Mario Pescante, Manuela Di Centa e Franco Carraro, rappresentanti della Giunta Nazionale del Coni, i Presidenti, i Segretari e i Commissari tecnici delle Federazioni delle discipline olimpiche vincitrici di medaglie, e i vertici delle Forze Armate e dei Corpi dello Stato in rappresentanza dei rispettivi Gruppi sportivi.

Il ringraziamento della Vezzali "Quella di Pechino per me è stata la quarta olimpiade e con la cerimonia odierna posso dire di aver salutato ben tre presidenti della Repubblica", ha dichiarato Valentina Vezzali, fiorettista azzurra, medaglia d’Oro a Pechino, al termine della cerimonia di riconsegna della bandiera tricolore all’interno del Quirinale. "Dopo Scalfaro e Ciampi oggi ho potuto ringraziare anche il presidente Napolitano con due baci - ha spiegato la Vezzali - per le belle parole che ha speso in passato nei miei confronti.

Oggi è stata una bella emozione ma anche la dimostrazione che, anche se gli anni passano, si rimane sempre al vertice".

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