Politica

Napolitano: "Scongiurare le esasperazioni Serve equilibrio tra informazione e privacy"

Appello del Capo dello Stato alla Giornata dell'Informazione: "Sulle vicende giudiziarie serve un valido equilibrio tra il diritto all’informazione e il diritto alla privacy delle persone". Poi un monito alla politica: "E' indispensabile un equilibrio tra governo e magistratura"

Napolitano: "Scongiurare le esasperazioni 
Serve equilibrio tra informazione e privacy"

Roma - Quella della rappresentazione di vicende giudiziarie nelle trasmissioni radiotelevisive "è una materia scottante, serve un valido equilibrio tra il diritto all’informazione e il diritto alla privacy delle persone". Lo ha detto il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, intervenendo alla celebrazione della Giornata dell’informazione al Quirinale. "Per l’Italia - ha ricordato il capo dello Stato - sono tante, ineludibili e sempre più incalzanti, le prove da affrontare sul piano interno per dare nuovo slancio alla crescita economica e sociale del Paese e per accrescere la saldezza e l’efficienza dello Stato democratico. Bisogna rilanciare la coesione e la giustizia sociale per predisporci a superrare al meglio le prove che ci attendono".

"Rispetto tra magistratura e governo" Rispetto ed equilibrio: sono questi i due termini che il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano esorta ad osservare e a tenere nei comportamenti quotidiani, rivolgendosi sia alla politica e in particolare a chi ha un ruolo di governo, sia alla magistratura. "È sempre indispensabile -sottolinea intervenendo al Quirinale alla celebrazione della Giornata dell’Informazione, un valido equilibrio nel rapporto tra chi è costituzionalmente deputato ad esercitare il controllo di legalità e ha specificamente l’obbligo di esercitare l’azione penale e chi è chiamato a svolgere funzioni di rappresentanza democratica e di governo, nel quadro e secondo le regole della Costituzione". Napolitano premette che "non è questo il luogo per ribadire inviti, argomenti, indicazioni, che da anni sto spendendo per sollecitare quell’equilibrio e quel rispetto reciproco che appaiono spesso alterati". Una alterazione che, per il capo dello Stato, provoca "grave danno sia per la politica che per la giustizia".

Da qui, non nasconde il suo sconforto per il fatto che "troppe sollecitazioni sono cadute nel vuoto, troppe occasioni sono state perdute: e oggi -osserva significativamente Napolitano- ne paghiamo il prezzo". 

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