Nasce il Banco Popolare da ieri Innocenzi al lavoro

da Milano

Per una fusione tra banche popolari che fallisce (quella tra la Popolare Milano e la Emilia Romagna), un’altra decolla definitivamente. L’atto di fusione tra la Banca Popolare Italiana e il Banco Popolare di Verona è stato iscritto presso il Registro delle Imprese di Verona e Lodi.
Lo ha comunicato il Banco Popolare precisando che gli effetti giuridici della fusione decorreranno da ieri, primo luglio, come ampiamente previsto. La sede è a Verona e le operazioni di Bpvn e Bpi sono imputate al bilancio del Banco Popolare con decorrenza da ieri. Dalla stessa data decorrono gli effetti fiscali. Le azioni Banco Popolare assegnate in concambio avranno godimento regolare 1 luglio 2007.
E ieri è stata anche la volta dell’esordio della governance dualistica, adottata dal Banco. Il Banco Popolare ha infatti informato che il consiglio di sorveglianza, riunitosi per la prima volta sotto la presidenza dell’avvocato Carlo Fratta Pasini, ha provveduto a nominare i componenti del Comitato dei Controlli: Giuliano Buffelli, Maurizio Comoli, Dino Piero Giarda, Pietro Manzonetto, Mario Minoja, Claudio Rangoni Machiavelli. E ha approvato il relativo regolamento. Del comitato è stato nominato presidente Pietro Manzonetto.
Successivamente al consiglio di sorveglianza ha avuto luogo nella sede della società, sotto la presidenza di Divo Gronchi, la prima adunanza del consiglio di gestione, che ha deliberato il conferimento delle deleghe dei poteri al consigliere delegato, Fabio Innocenzi (da ieri capo azienda unico), nonché la nomina dei direttori generali Franco Baronio, con responsabilità dell’area retail (sportelli), e Massimo Minolfi con responsabilità dell’area corporate (imprese), conferendo a entrambi i relativi poteri.
I due saranno anche amministratori delegati rispettivamente della Banca Popolare di Lodi e del Banco Popolare di Verona - S.Geminiano e S.Prospero S.p.A.


Da oggi, invece, sono aperte le ipotesi per il futuro della Banca Popolare di Milano e di quella dell’Emilia Romagna, dopo il fallimento a sorpresa delle nozze della scorsa settimana. Le ipotesi per un percorso (si è parlato di Unipol per entrambe le banche) attendono di essere valutate.

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