Nasce il comitato pro BreBeMi Conterà ogni giorno di ritardo

Il Tar boccia il ricorso con cui Albertini chiedeva di azzerare il cda di Serravalle

Inizia il countdown all’entrata in esercizio dell’autostrada Brescia-Bergamo-Milano. Conto alla rovescia di millequattrocento giorni (calcolati all’1 gennaio 2010) che il comitato per la BreBeMi intende sottolineare denunciando quotidianamente ogni ostacolo all’apertura dei cantieri e ai lavori.
Conteggio inesorabile, quello online sul sito del comitato, dove «verrà riportato nome, motivo e calcolo del danno collettivo generato sulla base del dato reso pubblico da Confindustria Lombardia». E già c’è una stima: l’entrata in funzione dell’infrastruttura produrrebbe un incremento del Pil valutabile in 382 milioni di euro annui, con qualcosa come 6,8 milioni di ore in meno perse in code. Dati che s’aggiungono a un altro costo sociale elevatissimo: «Negli ultimi dieci anni, sulle strade lombarde sono morte in incidenti 13mila persone e 30mila sono rimaste invalide in modo grave».
Numeri di un costo sociale che Aci stima in 32 milioni di euro, senza contare i familiari delle vittime» dicono i promotori del comitato consapevoli che, sull’A4 Milano-Bergamo, il tasso di incidentalità è il doppio della media nazionale. Motivo in più per andare avanti e «non continuare a discutere qual è il tracciato della BreBeMi» rimarca Michele Perini. «I fondi ci sono» aggiunge il presidente della Fiera di Milano «e sono stati trovati sul tracciato e sull’opera originale, poi sono intervenute richieste che l’hanno modificato. Alcune compatibili, altre no perché se fanno lievitare i costi del 40 per cento non c’è opera che possa essere sostenuta dal project financing».
E così sono trascorsi cinque anni senza nemmeno un cantiere per realizzare quei 50 chilometri, che un sondaggio preliminare nella zona dell’est milanese definisce «voluti» dal 60 per cento dei cittadini. Motivo più che sufficiente, secondo il comitato, non solo per denunciare i responsabili di ogni giorno di ritardo ma anche per «compiere azioni ad hoc sulla base degli ostacoli di dominio pubblico».

Lista dove, aggiunge Perini, c’è già un’Istituzione: la Provincia di Milano, «c’è anche la responsabilità dell’amministrazione di Filippo Penati che ha problematiche legate alla sua coalizione». E sempre sul fronte autostradale si segnala la decisione del Tar di respingere la richiesta del sindaco di Milano di azzerare il nuovo cda di Serravalle.

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